Educatore scozzese (Forfar 1883 - Aldeburgh 1973). In parte autodidatta, dopo sofferte esperienze in patria e in Germania (Dresda), durante le quali maturò una radicale avversione contro il tipo di scuola autoritaria e conformista dominante a quel tempo, fondò (1924) in Inghilterra una sua scuola, denominata Summerhill e ispirata al principio che i ragazzi, naturalmente buoni, sviluppano con relativa spontaneità le loro capacità se possono operare in un ambiente cooperativo, autodiretto e comunque libero da condizionamenti esteriori secondo i codici degli adulti. La sua iniziativa, a lungo avversata in patria, divenne famosa all'estero, soprattutto grazie alla diffusione della sua opera principale, Summerhill (1962; trad. it. 1979).