Uomo politico francese (Parigi 1807 - Fontenay-aux-Roses, Senna, 1874). Avvocato, deputato dal 1841, fu sostenitore della forma repubblicana di governo e del suffragio universale. Alla caduta di Luigi Filippo (24 febbr. 1848), fece votare la nomina di un governo provvisorio, nel quale egli assunse il ministero dell'Interno. Alla Costituente, eletta per la prima volta a suffragio universale (1848), e alla Legislativa (1849), entrambe a maggioranza conservatrice, guidò un gruppo di socialisti democratici che si autodefinivano montagnardi. Oppostosi all'intervento di Luigi Bonaparte contro la Repubblica Romana, durante la rivolta del 13 giugno 1849 L.-R. cercò di costituire una Convenzione rivoluzionaria. Condannato per questo in contumacia alla deportazione, riparò a Londra, ove con Mazzini e Kossuth formò il comitato democratico europeo. Poté ritornare a Parigi solo nel 1870; fu eletto deputato all'Assemblea nazionale (1871, ma si dimise subito, rifiutandosi di partecipare alla Comune) e alla Camera dei deputati (1874). Scrisse, tra l'altro, De la décadence de l'Angleterre (1850) e fu uno dei principali redattori della Voix du proscrit.