FALGUIÈRE, Alexandre
Scultore e pittore, nato a Tolosa il 7 settembre 1831, morto a Parigi il 19 aprile 1900. Lavorò a Parigi negli studî di A.-E. Carrier-Belleuse e di F. Jouffroy. Esordì nel Salon del 1857 (statuetta di Teseo fanciullo) e ottenne nel 1859 il "grand Prix de Rome". Durante il soggiorno a Roma eseguì, tra altro, il Vincitore al combattimento dei Galli (bronzo nel museo del Louvre). Nel 1865 tornò a Parigi.
Sono del 1866 Onfale e Nuccia la Trasteverina, del 1868 Tarcisio (museo del Lussemburgo); del 1872 un Pietro Corneille (Théatre Français) e un'Ofelia. Poi eseguî una statua del Lamartine per la città di Mâcon e una serie di monumenti a Beaumont-de-Lomagne, Cahors, Dôle, Washington, Biskra, ecc. Fra i suoi numerosi busti ricorderemo quelli di Carolus Duran (Salon del 1875), della baronessa di Daumesnil (Louvre 1879) e di Paolo Dubois (Scuola di belle arti). Ha anche fornito figure decorative per edifici pubblici e privati. Un altro suo aspetto è rivelato da una serie di figure femminili di una grazia leggiera tra cui la Ninfo cacciatrice (1884), Diana (1887), la Donna col pavone (1890). Il F. ha inviato quadri al Salon fra gli anni 1873 e 1892.
Le figure del F. hanno qualche cosa del fascino di quelle di J.-B. Carpeaux e degli del scultori Secondo Impero, ma la molle modellatura tondeggiante rivela spesso concetti banali. In un periodo piuttosto povero di scultori, rappresentò bene l'arte ufficiale ed accademica.
Bibl.: A. F. sculpteur et peintre, Parigi 1898; L. Bénédite, A. F., in Revue de l'art anc. et mod., XI (1902), pp. 65-86; I. Rambosson, in Les Arts, 1902, n. 2, pp. 28-32; H. Vollmer in Thieme-Becker, Künstler Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con la bibliografia precedente); St. Lami, Dict. des sculpteurs de l'école française, XIXe siècle, II, Parigi 1916.