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DECAMPS, Alexandre-Gabriel

di Edith Vinogradoff - Enciclopedia Italiana (1931)
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DECAMPS, Alexandre-Gabriel

Edith Vinogradoff

Pittore, litografo, incisore, nato il 3 marzo 1803 a Parigi, morto il 22 agosto 1860 a Fontainebleau. Essenzialmente autodidatta, lavorò pochissimo presso Abel de Pujol. Dopo un viaggio di studio in Svizzera, espose al Salon del 1827, quando ancora non aveva visto l'Oriente, il Soldato della guardia di un vizir, suo primo quadro d'ambiente orientale. Alla fine del 1827 fu inviato in Asia Minore insieme col pittore Garneray; questo viaggio diede il carattere definitivo alla sua arte.

Il Salon del 1831 fu un trionfo per il D., che vi espose sette tele, fra le quali la Ronda di Smirne (New-York, Metropolitan Museum); il soggetto era nuovo ed il quadro ebbe un successo enorme. Da allora il D. è considerato come uno fra i più grandi pittori del tempo suo, ed ogni suo invio alle esposizioni costituisce un avvenimento. Nonostante ciò la sua grande ambizione era di fare del Poussin. Fu in Italia nel 1832-33 e in seguito dipinse una vastissima composizione: La disfatta dei Cimbri (Louvre) che, inviata al Salon del 1834, sorprese il pubblico il quale conosceva e apprezzava l'artista nei quadri di genere: come Bambini turchi presso una fontana (Chantilly), Uscita dalla scuola turca (coll. Moreau-Nélaton). Il D. si occupò poi principalmente di composizioni religiose, ma con il Supplizio degli uncini (1839, coll. Wallace) ritornò al genere prediletto, ottenendo un altro successo. Nel 1842 fece un nuovo viaggio in Italia, e al ritorno compose una serie di nove disegni per la Storia di Sansone (Parigi, Museo delle arti decorative).

Il D. occupa un posto importante nella storia della pittura romantica, tanto per la novità dei suoi soggetti quanto per la qualità della sua pittura, di colore ricchissimo, spesso impastato, più liscio nelle ombre. Gli si possono rimproverare un tono spesso bruciaticcio, gli effetti di luce un poco artificiali, la ricerca faticosa dell'effetto, soprattutto un uso eccessivo delle ricette del mestiere; ma riuscì a rendere il carattere dell'atmosfera orientale secca e bruciante. Parecchie sue opere si trovano al Louvre, a Chantilly e nella collezione Wallace. (V. tavv. CXIX e CXX).

Bibl.: M. Chaumelin, D., sa vie, son œuvre, ses imitateurs, Marsiglia 1861; A. Moreau, D. et son œuvre, Parigi 1869; C. Clément, D. (Les artistes célèbres), Parigi 1886; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con bibl.); L. Rosenthal, La peinture romantique, Parigi 1914; P. Dorbec, L'art du paysage en France, Parigi 1925; H. Focillon, La peinture au XIXe siècle, Parigi 1927; P. du Colombier, D., Parigi 1928.

Vedi anche
Asia Minore (o Anatolia) Grande penisola di forma all’incirca rettangolare (politicamente appartenente alla Turchia), che dall’Asia si protende verso l’Europa, dalla quale la separano gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, il Mar di Marmara e il Mar Egeo. La bagnano il Mar Nero a N e il Mar di Levante a S, mentre ...
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    Enciclopedia on line
    Pittore e incisore (Parigi 1803 - Fontainebleau 1860). Fu tra i primi a trattare i soggetti orientali, attingendo ai ricordi di un suo soggiorno (1827) in Grecia e in Turchia: Pattuglia turca (1831, New York, Metropolitan Mus.), Scuola turca (1846, Chantilly, Mus. Condé), ecc. Dipinse anche scene di ...
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