Alfarabio
In luogo di Alpetragio leggevano, in Cv III II 5, A. già il Biscioni e lo Scolari, ed è lettura errata che è stata ripresa in seguito da molti commentatori: Fraticelli, Giuliani, Scartazzini, Della Torre, Parodi e per ultimo dal Casella, sebbene di Alpetragio si fosse già occupato il Munk nel 1859, e il Toynbee avesse successivamente riaffermato la validità della lettura Alpetragio restaurata dal Moore nell'edizione dantesca della Oxford. Il Nardi infine confermava definitivamente la validità della lettura Alpetragio (B. Nardi, Saggi di filosofia dantesca, Firenze 19672, 140).