ALFEGO (o Elfego; lat. Elphegus; anglosassone Ælfheah o Ælfeach; anche Godwine)
Rinunciò al ricco patrimonio per la vita ascetica, che condusse prevalentemente nel convento di Bath. Questo convento fu riorganizzato nel 970, e A. ne divenne abate. Nel 984 fu fatto vescovo di Winchester; nel 994 il re Etelredo lo mandò ambasciatore al re norvegese Olaf Tryggvessøn, che fu da lui confermato, e gli promise di non invadere più l'Inghilterra.
Ad A. si deve il sinodo di Enham (d'incerta data), che prese provvedimenti per alimentare la resistenza, patriottica e religiosa, agl'invasori pagani. Divenuto arcivescovo di Canterbury (1006), A. si recò a Roma per ricevere il pallio. L'8 settembre 1011 uno stuolo di Danesi dopo aver saccheggiato Canterbury, trasse prigioniero l'arcivescovo; il quale promise dapprima di riscattarsi, poi rifiutò, e il 19 aprile 1012, in conseguenza di questo rifiuto, fu dai pagani ubriachi, lapidato e decapitato. Il corpo, riportato a Londra e sepolto in S. Paolo, fu solennemente trasferito a Canterbury nel 1023, da Canuto il grande.
Bibl.: La vita e la historia de traslatione, di Osbern, in Acta Sanctorum, aprile, o in Wharton, Anglia sacra, II, 1691, p. 122 segg. (ha scarso valore); Thietmar, Chronicon, in Monum. Germ. histor. Scriptores, ed. Pertz, III, p. 849 o in Patrol. lat., CXXXIX col. 1384; W. Hunt, in Dictionary of National Biography, I, p. 150 segg.