Alfieri di Sostegno, Carlo
Uomo politico (Torino 1827 - Firenze 1897). Figlio di Cesare, si dedicò alla vita politica sotto la protezione di Cavour, di cui sposò in seconde nozze la nipote Giuseppina. Deputato dal 1857, fu nominato senatore nel 1870. Liberale di tendenze conservatrici, nemico di ogni innovazione troppo radicale, giunse a diffidare dello stesso Cavour: a suo avviso l’unità e l’indipendenza d’Italia dovevano raggiungersi gradualmente per non compromettere le istituzioni liberali. Così si schierò dapprima contro il progetto di trasferire la capitale da Firenze a Roma, ritenendo che una conquista violenta della città avrebbe compromesso il principio della libertà religiosa, e poi, dopo il 1870, sostenne la necessità del decentramento, che avrebbe ridotto appunto l’importanza della capitale. Nel 1872 fondò la Società di educazione liberale che nel 1874 promosse la creazione a Firenze dell’Istituto di scienze sociali (poi facoltà di Scienze politiche «Cesare Alfieri» in onore del padre) per fornire ai giovani delle classi agiate una specifica preparazione alla vita politica. Sempre nella linea di un liberalismo aristocratico e paternalista, Alfieri di Sostegno prese posizione contro il progetto di riforma elettorale che estendeva il diritto di voto (1881).