Uomo politico (Torino 1799 - Firenze 1869), figlio di Carlo Emanuele; avviatosi alla carriera diplomatica (addetto a Parigi e all'Aia, nel 1822 seguì al Congresso di Verona il ministro degli Esteri de La Tour, assecondandone la politica volta a ottenere lo sgombero delle truppe austriache dal Piemonte; dal 1824 al 1827 resse la legazione di Pietroburgo); l'abbandonò nel 1827 e divenne primo scudiere di Carlo Alberto, del quale fu prezioso consigliere, compiendo la riforma degli studî come "magistrato della riforma" (1844) e ministro (il primo) della Pubblica Istruzione (1847), e spingendolo a concedere lo Statuto, alla cui stesura collaborò. Dopo l'armistizio Salasco formò il gabinetto, ma dovette dimettersi due mesi dopo. Senatore, fu anche presidente del senato dal 1855 al 1860.