ALFOLD ([pron. ålföld] A. T., 59-60)
Con questo nome ("terra bassa", in contrapposto a felföld "terra alta", costituita dalle colline circostanti) è chiamata la fertile pianura circondata dai Carpazî, dalle Alpi, dalle Alpi Dinariche e Transilvaniche, alta in media 110 metri sul mare, vasta circa 100.000 kmq. Al principio del Miocene tutta l'area depressa era occupata dal mare, nel quale si depositarono durante l'Aquitaniano e soprattutto durante il Pontico grandi quantità di alluvioni. Essa ha poi ricevuto il suo contorno definitivo al tempo della trasgressione mediterranea, alla quale seguì una fase lagunare (Levantiano) a regime salmastro e poi un regime d'acqua dolce, finché anche il lago scomparve, riempito del tutto dai sedimenti. Presenta solo in parte un fondo piano, a causa dei coni di deiezione, dei ripiani di löss, delle dune che si formarono per le successive alternanze climatiche. Lambito dal Danubio e attraversato dal Tibisco (ungh. Tisza), tipico fiume ungherese lento e tortuoso, a pendenza minima, l'Alföld, circondato com'è da montagne e lontano dal mare, è dotato di clima continentale (Debreczen: media gennaio −3,8°; media luglio 21,6°; Seghedino: massimi assoluti: 37,5°-22°); in corrispondenza, anche le precipitazioni sono assai irregolari, e il carattere della vegetazione è quello della steppa pascolativa (ungh. puszta "terra deserta") con frequenti depositi di sale (szikföld). L'aspetto originario con gl'immensi greggi, col custode di cavalli (csikós) e il caratteristico pastore (gulyás), il pozzo con la lunga asta rivolta verso il cielo, a cui si abbeverano le flemmatiche cicogne, e quel senso dell'infinito, che solo sulle alte montagne o in mezzo al mare si trova eguale, è ormai limitato solo a scarse zone, fra le quali tipica è la regione chiamata Hortobágy compresa tra Tibisco e Berettyó. Per il diverso riscaldamento degli strati dell'atmosfera non infrequente è l'apparizione del miraggio (délibáb). La maggior parte dell'Alföld è invece coltivata a grano, mais, barbabietole, tabacco per lo più in modo estensivo, dato lo scarso frazionamento della proprietà e soprattutto l'accentramento della popolazione, che, abbandonate le campagne al tempo dell'occupazione turca, vive tuttora in enormi villaggi, come, ad esempio, Kecskemét (73.000 ab.), vastissimo centro agricolo, che possiede un territorio comunale ampio 939 chilometri quadrati. La distanza dal centro del terreno da coltivare costringe gli abitanti a soggiornare d'estate in abitazioni temporanee (chiamate tanya), che per lo più son circondate e nascoste da acacie e pioppi. Nella regione di Nyerseg, compresa nel grande arco formato dal Tibisco, permangono invece tuttora le condizioni d'insediamento originarie (piccoli villaggi vicini tra loro).
Gli Ungheresi distinguono il grande Alföld (Nagy Alföld), che è quello di cui abbiamo parlato, dal piccolo Alföld (Kis Alföld) posto a nord della Selva Baconia.
Bibl.: G. Czirbusz, Die Entstehung des grossen ungar. Tieflandes, in Földrajzi Közlemények, XXVIII (1900); E. Cholnocky, Die Oberflächengestalt des Alföld nel volume Ungarns Land und Volk, Budapest 1918, pp. 40-53.