TORRE, Alfonso de la
Scrittore spagnolo, nato al principio del sec. XV, nel contado di Burgos, morto probabilmente nel 1460. Studiò all'università di Salamanca; partecipò alle lotte politiche, schierandosi contro Álvaro de Luna. Nell'ambiente poetico di Navarra e d'Aragona trasse ispirazione per qualche lirica, che è conservata nei canzonieri di Valenza (1511), di Siviglia (1540), di Anversa (1573). Verso il 1440 dedicava a Juan de Belmonte, precettore del principe di Viana (1421-1461), la Visión delectable de la Filosofía y artes liberales, una specie di enciclopedia filosofico-scientifica con una struttura e un contenuto che hanno ancora a fondamento il sapere medievale.
La Visión è divisa in due parti: la prima è di carattere scientifico (l'esposizione degli strumenti razionali per acquistare il sapere e per attingere i segreti del mondo fisico), la seconda ha un contenuto morale ed esplora la vita passionale degli uomini. In una realtà visionaria appare allo scrittore l'Intelligenza che attraverso all'esercizio delle arti liberali (grammatica, logica, retorica e dialettica, aritmetica, geometria, musica e astrologia) sale fino alla verità, a cui la scienza, la natura e la ragione mostrano i segreti umani e divini, fisici e metafisici. Nella seconda parte la ragione investe esclusivamente la vita umana, morale, sociale e politica, risolvendosi per lo scrittore in un'analisi dei fatti psicologici, passionali, realistici che richiamano gl'interessi di una lunga e viva tradizione castigliana, che trasporta sempre la dottrina nel terreno concreto della diretta esperienza umana.
Ediz. e bibl.: L'edizione in Bibl. aut. esp., XXXIV. Si cfr. M. Menéndez y Pelayo, Orígenes de la novela, I, Madrid 1905, p. 123 segg.; J. P. W.Crawford, The "Visión delectable" of A. de la T., ecc., in Publ. of the Modern Lang. Assoc. of Amer., XXI (1913).