DELLA VIOLA, Alfonso
Musicista, nato circa il 1508 a Ferrara, morto (ivi?) circa il 1570. Il D. V. era buon autore di madrigali e di mottetti, ma non si può vedere in questi lavori il meglio della sua produzione, mentre maggiore e più notevole opera egli diede alla musica destinata alle tragedie e alle pastorali rappresentate alla corte degli Estensi e presso i patrizî ferraresi: anzi, soltanto nella produzione del maestro ferrarese è possibile scorgere i primi caratteri di una coerente attività drammatico-musicale.
Questa attività s'inizia con la musica per Orbecche, tragedia del Giraldi Cinzio, rappresentata nella casa di questo nel 1541, e si volge, subito dopo, alla favola pastorale: nella prima favola, il Sacrificio di Agostino Beccari, rappresentata presso gli Estensi l'11 febbraio e il 4 marzo 1554 (e nel 1555, in Francia, alla corte di Enrico II), appare il primo saggio che si conosca di monodia rappresentativa, precorrente lo stile fiorentino (v. bardi; caccini; opera, ecc.) di alcuni decennî. Per questa pagina, consistente in alcune strofe monodiche, alternate con strofe polivocali (a 4), il D. V. occupa un posto assai importante nella storia della musica rappresentativa. Al Sacrificio tennero dietro altre due pastorali, probabilmente in stile madrigalesco: nel 1557 si allestiva Lo Sfortunato, favola di Agostino Argenti, e nel 1563 l'Aretusa del Lollio. Della musica del D. V. si conosce oggi soltanto la scena a solo e coro del Sacrificio (Firenze, Bibl. Naz., Cod. palatino, 12 pagine di ms.), due libri di Madrigali a 4 voci (Ferrara 1539, 43 composizioni, e 1540) e altri madrigali in una raccolta veneziana (Hier. Scotus) del 1552, libro II.