Architetto fiorentino (m. Firenze 1590). Cognato di B. Ammannati e suo scolaro, proseguì (1574), alla morte di Vasari, la fabbrica degli Uffizi. Ebbe varî incarichi alla corte medicea e lavorò nel primo chiostro di S. Spirito e nel convento di S. Trinita. Svolse una notevolissima attività teatrale, come autore di scenografie e di costumi per intermezzi.