Diplomatico e letterato (Monterrey, Nuevo Léon, 1889 - Città di Messico 1959). Svolse vasta attività diplomatica per il suo paese come ministro plenipotenziario e ambasciatore in varî stati e come delegato in commissioni e istituzioni culturali internazionali tra cui l'UNESCO. In Spagna, dove risiedette a lungo (1914-24), lavorò in stretto contatto con il Centro de estudios históricos. Buon conoscitore delle letterature europee, si adoperò a suscitare nella cultura del suo paese più vasti interessi. Pubblicò varî saggi e studî critici, edizioni di classici spagnoli, traduzioni, ecc., sforzandosi di conciliare la tradizione europea con la storia americana, nella convinzione che le radici di un popolo e la sua essenza fossero inscindibili dalle sue manifestazioni culturali. Si ricordano, tra le molte opere: Visión de Anáhuac (1917); Simpatías y diferencias (5 voll., 1921-26); Cuestiones gongorinas (1927); Capítulos de literatura española (2 serie, 1939 e 1945); La crítica en la edad ateniense (1941); La experiencia literaria (1942); El deslinde. Prolegómenos a la teoría literaria (1944); Norte y Sur (1925-1942) (1944). Della sua produzione narrativa sono da menzionare: El plano oblicuo (1920); El testimonio de Juan Peña (1930); Verdad y mentira (1950); Quince presencias (1955). Le sue opere liriche, in cui si avverte, accanto all'influsso della poesia popolare, quello di Góngora e di Mallarmé, sono raccolte con il titolo Obra poetica (1952).