FRIED, Alfred
Pacifista austriaco, nato a Vienna l'11 novembre 1864, morto a Vienna il 5 maggio 1921. Nel 1887 si trasferì a Berlino per fondarvi una piccola casa editrice. Fondò nel 1891 il periodico Die Waffen nieder (trasformato nel 1899 nella Friedenswarte), e l'anno dopo la Deutsche Friedensgesellschaft. Membro dell'Istituto internazionale per la Pace, poi segretario generale dell'Union internationale de la presse pour la paix, pubblicò dal 1896-1899 anche la Monatliche Friedenskorrespondenz, con la traduzione dei principali scritti pacifisti stranieri. Seguì tra i giornalisti la prima conferenza dell'Aia, dopo il cui fallimento si fece editore, dal 1905, anche dall'Annuaire de la Vie Internationale (Bruxelles), in cui si riferiva particolarmente dei lavori dell'Aia e del movimento panamericano. Dopo la pubblicazione dell'opera in due volumi Handbuch der Friedensbewegung (Lipsia 1911), ottenne il premio Nobel per la pace e la laurea ad honorem dell'università di Leida (1913). Con la dichiarazione dello stato di guerra dovette sospendere la pubblicazione della Friedenswarte in Germania e si trasferì in Svizzera, partecipando alla lotta "delle democrazie contro i governi degl'Imperi Centrali". Tornò a Vienna dopo la rivoluzione, lottò ancora contro i tentativi di giustificazione degli uomini del passato regime, ma trascorse gli ultimi anni amareggiato dalla rovina del paese e travagliato da miseria. A Zurigo aveva pubblicato Die Grundlagen des ursächlichen Pazifismus (1916), il Kriegstagebuch (voll. 4, 1918-20), Pan-Amerika (1918).
Bibl.: A. Fried. Jugenderinnerungen, Berlino 1925.