KASTLER, Alfred
Fisico, nato a Guebwiller, in Alsazia, il 3 maggio 1902. Conseguì il dottorato in fisica nel 1936 all'università di Bordeaux, dove insegnò dal 1938 al 1941, anno in cui assunse la cattedra di fisica alla Scuola normale superiore di Parigi. Ha effettuato principalmente ricerche in spettroscopia sulle tecniche per lo studio della struttura fina e iperfina degli atomi e della risonanza ottica (v. microonde, App. III, 11, p. 108). Nel 1949 ideò un metodo di spettroscopia a radiofrequenza, detto "a doppia risonanza", in cui si utilizza un fascio di luce polarizzata per indurre transizioni a uno stato eccitato e un campo a radiofrequenza per transizioni tra sottolivelli; lo studio della polarizzazione della luce riemessa dagli atomi nella successiva diseccitazione permette di scoprire la struttura degli stati eccitati. Successivamente nel 1950 propose un metodo, noto come "pompaggio ottico", in cui eccitando selettivamente alcuni sottolivelli Zeeman di stati eccitati dopo la successiva diseccitazione è possibile ottenere un vapore nello stato fondamentale, o in uno stato metastabile, in cui una parte degli atomi, maggiore di quella corrispondente alla condizione di equilibrio, risulta possedere un momento angolare orientato. Un tale stato di ordinamento, che decade soltanto a causa degli urti degli atomi con le pareti, può essere reso più duraturo con particolari tecniche. Queste scoperte hanno grandemente contribuito alla successiva realizzazione dei masers (v. maser, in questa App.), alla misura di momenti magnetici e spin nucleari, allo studio della struttura fina e iperfina, alle proprietà di coerenza della diffusione di risonanza. Per "la scoperta e lo sviluppo di metodi ottici per lo studio di risonanze hertziane negli atomi" gli è stato assegnato il premio Nobel per la fisica nel 1966. E membro dell'Académie Royale Flamande e dell'Académie des sciences di Francia. Ha ricevuto molti premi e titoli onorari, tra cui il dottorato honoris causa dalle università di Lovanio, Pisa e Oxford.