Scrittore francese (n. 1865 - m. Parigi 1937); fu uno dei fondatori del Mercure de France. In poesia mostrò influssi di Verlaine soprattutto in La vaine aventure (1894); ma ben presto trovò ispirazioni e accenti personali nello studio della psicologia dell'amore e in una vaga inquietudine spirituale con Temples sans idoles (1909), Le souffleur de bulles (1929), Le goût du risque (1936). Disuguale nelle sue opere teatrali tra le quali, di maggiore rilievo, Sylla (1913) e Le divin Arétin (1931). Della sua attività di critico letterario sono soprattutto da ricordare alcuni studî dedicati alla letteratura italiana (Ruzzante, 2 voll., 1925-26; Études italiennes, 1930).