PERNICE, Alfred
Giurista, nato a Halle da famiglia di origine italiana il 18 agosto 1841, morto il 23 settembre 1901 a Berlino. Dedicò i suoi anni universitarî alla filologia e al diritto a Halle, Gottinga, Tubinga e si addottorò in filologia a Lipsia, in giurisprudenza a Halle. È fra i primi romanisti tedeschi che nella seconda metà del sec. XIX si scostarono dalla trattazione pandettistica per studiare il diritto romano nel suo divenire storico, e fu in questo campo uno scrittore d'avanguardia. L'opera Die Lehre von den Sachbeschädigungen (Halle 1867) gli valse la nomina a straordinario nell'università di Halle nel 1870 e la chiamata in qualità di ordinario a Greifswald nel 1871. Nel 1877 ritornò a Halle fino alla sua chiamata (1881) all'università di Berlino. Fu socio dell'accademia delle scienze di Berlino e condirettore della Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte.
L'opera sua più insigne, per quanto non completa, è il Marcus Antistius Labeo, Das römische Privatrecht im ersten Jahrhunderte der Kaiserzeit (I, Halle 1873; II, ivi 1878; 2ª ed., I parte, ivi 1895; II parte, 1, 1900; III, parte 1, ivi 1892), in cui l'evoluzione del pensiero giuridico romano dal periodo repubblicano fino a Giustiniano è studiata con mirabile vigore critico. Attorno a quest'opera stanno dieci Parerga, in Zeitschr. d. Sav.-Stift. f. Rechtsg. (Romanist. Abt.) 1882; 1884; 1888; 1892; 1893; 1896; 1898; 1899; 1901, trattazioni eleganti di alcuni temi più rilevanti della storia interna del diritto romano. Fra le altre opere meritano di essere ricordate quella che ha per titolo Ulpian als Schriftsteller (Berlino 1885), anche se a torto il celebre giureconsulto viene abbassato al livello di un frettoloso compilatore; Amoenitates iuris, I-IV, in Zeitschr. d. Sav.-Stift. f. Rechtsg. (Romanist. Abt.) 1886, e Zum römischen Sacralrecht (I, Berlino 1885; II, ivi 1886), la più perfetta, forse, delle opere del P. Il suo indirizzo era prevalentemente critico ed analitico ed esercitò un'influenza notevole.
Bibl.: C. Ferrini, A. P., in Bull. ist. dir. rom., XIV (1901), p. 80 segg.; E. I. Bekker, A. P., in Zeitschr. d. Sav.-Stifs. f. Rechtsg. (Romanist. Abt.), XXII (1901), p. xvii.