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TARSKI, Alfred

di Vito A. BELLEZZA - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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TARSKI, Alfred

Vito A. BELLEZZA

Studioso di logica matematica, nato a Varsavia il 14 gennaio 1902, naturalizzato americano nel 1945. Dopo aver insegnato nell'univ. di Varsavia e dal 1939 in varie università statunitensi, dal 1946 è professore di matematica a Berkeley (Cal.).

Il campo di ricerche del T. riguarda la "logica simbolica" e la "semantica logica", intesa quest'ultima nell'accezione propria della scuola logica polacca, di cui il T. è uno dei maggiori esponenti. La tesi del T., secondo cui il problema fondamentale della sua opera ("la costruzione della definizione di una proposizione vera e la determinazione delle basi scientifiche della teoria della verità") apparterrebbc alla teoria della conoscenza e quindi alla filosofia, ha suscitato molte critiche, le quali hanno rilevato che l'opera del T. si disinteressa del problema del "criterio" della verità e non riguarda propriamente la capacità e i limiti della conoscenza (problema affrontato invece dalla semantica dei neopositivisti), bensì ha per oggetto gli aspetti tecnici della costruzione di sistemi formali-deduttivi e i concetti connessi; per cui, se dimostra la sua fertilità particolarmente nell'ambito della metamatematica (la quale, come disciplina deduttiva è, per un certo aspetto, al dire dello stesso T., una parte della matematica), risulta intrinsecamente neutrale nei riguardi della problematica filosofica.

Tra le sue opere: Pojécie prawdy w jézykach nauk dedukeyjnych ("Il concetto della verità nei linguaggi delle scienze deduttive"), in Travaux de la Société des sciences et des lettres de Varsovie, cl. III, Varsavia 1933, n. 34, trad. ted. in Studia philosophica, 1936; Zur Grundlegung der Booleschen Algebra, in Fundamenta mathematicae, 1935; Grundzüge des Systemenkalküls, ivi 1935; Einführung in die mathematische Logik, Vienna 1937; Introduction to logic and to the methodology of the deductive sciences. Oxford 1941 (trad. ingl. di un'opera pubbl. originalmente in polacco nel 1936); Cardinal algebras, ivi 1949; Decision method for elementary algebra and geometry, Berkeley 1951 e Cambridge 1952; Logic, semantics, metamathematics: papers from 1923 to 1938 (trad. ingl. di J. H. Woodger), Oxford 1956; Ordinal algebras: studies in logic and the foundations of mathematics, Amsterdam 1956.

Bibl.: F. Barone, Il neopositivismo logico, Torino 1953, pp. 346-58; K. R. Popper, A note on T.'s definition of truth, in Mind, 1955, pp. 388-91; J. Myhill, Solution of a problem of T., in The Journal of symbolic logic, 1956, pp. 49-51; W. Stegmüller, Das Wahrheitsproblem u. die Idee: der Semantik: eine Einführung in die Theorien von A. T. und R. Carnap, Vienna 1957.

Vedi anche
neopositivismo Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo. 1. I primi sviluppi La data di nascita formale del neopositivismo è il 1928, allorché un gruppo di studiosi di varie discipline – ... lògica matemàtica lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono essere considerate formalmente come oggetti grafici combinabili tra loro (sintassi) o in relazione ... verità verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva. filosofia 1. Definizione e criterio di verità Nella storia della filosofia il concetto di verita è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra strettamente connessa al discorso umano. Nella prospettiva ... semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come sostituto di semasiologia. 1. Gli studi linguistici I primi studi di semantica di Bréal (Essai de sémantique, ...
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