VERWÉE, Alfred
Pittore, nato a Bruxelles il 23 aprile 1838, ivi morto il 14 settembre 1895. Allievo del padre Louis e di E. Verboekhove, subì a Parigi l'influenza del Troyon; fu poi a Londra, in Italia e in Olanda. Il V. fu paesista, ma soprattutto animalista di grande valore. Stabilitosi nel Belgio, s'innamorò della natura lussureggiante e della fertilità grassa delle Fiandre. Nel 1869 espose con successo al Salon di Parigi il suo Étalon. Paesaggi largamente impostati, animali magnifici e pieni di vitalità, e quella luce dei cieli delle Fiandre, quelle grandi pianure erbose, che vanno a confondersi lontano col mare, sono i temi fondamentali della sua pittura. L'Embouchure de l'Escaut, Pâturages en Flandre, Le Taureau aux eupatoires, e, in una scala di colori più ardenti, i vigorosi cavalli della Ghilde de Ghistelles, sono tra le più belle sue opere. È rappresentato in numerosi musei pubblici e in collezioni private.
Bibl.: Ge. Eekhoud, Les Peintres animaliers belges, in Coll. Art. belges au XIXe siècle, Bruxelles 1911; P. Colin, La peint. belge depuis 1830, ivi 1931; A. Laes, in Hist. de la peint. et de la sculpt. belges 1830-1930, ivi 1930.