• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PANZINI, Alfredo

di Arnaldo Bocelli - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

PANZINI, Alfredo

Arnaldo Bocelli

Scrittore, nato a Senigallia il 31 dicembre 1863. Fece gli studî classici nel convitto Marco Foscarini di Venezia, e quelli letterarî e filosofici nell'università di Bologna, dove ebbe maestri G. Carducci e F. Acri. Insegnò per molti anni a Milano, nel ginnasio Giuseppe Parini e al Politecnico; trasferitosi a Roma nel 1917, fu professore prima nell'istituto Leonardo da Vinci, poi nel liceo Mamiani. Ha scritto in moltissimi giornali e riviste; attualmente collabora soprattutto al Corriere della sera e alla Nuova Antologia. Fa parte dell'Accademia d'Italia dalla fondazione.

Al centro dell'opera letteraria del P. è il dissidio tra antico e moderno; tra mondo ideale, ch'è il mondo della sua educazione umanistica, tutto virtù e saggezza, e mondo reale, attuale, meccanico e piccoloborghese; tra l'amore per la natura, per la vita provinciale e patriarcale, e la nostalgia d'una vita avventurosa, libera da impacci sentimentali e culturali; tra il ricordo assiduo della fede avita e l'accertata impossibilità di credere. Donde il particolare umorismo del P., ch'è un sorridere tra ammiccante e accorato delle proprie angustie e velleità; donde il sempre più deciso prevalere, nella sua opera, della donna, concepita come compendio ed emblema di quel dissidio; donde il tendere naturale di quest'opera, non ostante le sue premesse classicistiche e le sue intenzioni di obiettività, di compostezza e di ossequio ai generi letterarî e alle forme della narrativa tradizionale, verso lo sfogo autobiografico, la confessione lirica. la notazione impressionistica, il soliloquio interiore variato di cadenze melodiche e di vere e proprie aperture di canto, e insomma verso quelle forme critico-liriche o frammentistiche che l'estremo romanticismo della giovane generazione letteraria farà trionfare in Italia tra il 1910 e il 1915 circa. Movendo infatti da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo un po alla De Marchi (Il libro dei morti, pubblicato, come quasi tutti i suoi libri, a Milano, nel 1893; Gli ingenui, 1895), il P. giunge via via a esprimere il suo dissidio in un racconto pieno di divagazioni e di parentesi tra descrittive e morali, i cui protagonisti e le cui vicende non sono che schermi o proiezioni liriche dello stato d'animo dell'autore (Piccole storie del mondo grande, 1901; Le fiabe della virtù, 1911; Donne, madonne e bimbi, 1914; La Madonna di mamà, 1916; Novelle d'ambo i sessi, 1918; Io cerco moglie!, 1920; Il mondo è rotondo, 1921; Signorine, 1921; Il padrone sono me, 1922; La pulcella senza pulcellaggio, 1925; Le damigelle, 1926; I tre re, con Gelsomino buffone del re, 1927; Rose d'ogni mese, 1933); o, meglio, in una sorta di diario lirico-riflessivo dei proprî viaggi nel tempo o nello spazio (La lanterna di Diogene, 1907, il libro artisticamente più felice del P.; Santippe, 1914; Viaggio di un povero letterato, 1919; Il diavolo nella mia libreria, 1920; Diario sentimentale della guerra, 1923; I giorni del sole e del grano, 1929; La sventurata Irminda!, 1932; Viaggio con la giovane ebrea, 1935): diario nel quale la prosa, caduto ogni schema narrativo, si fa - sotto apparenze di classica armonia - rapida, convulsa, spezzata, conforme alla mutevolezza del sentimento dibattentesi tra i due estremi di quel dissidio eppure sforzantesi di conciliarli in una superiore sintesi di nostalgia umanistica e di amore di vita. E se è vero che talvolta, specie nei libri posteriori alla guerra, quel dissidio viene ridotto a formula, quell'umorismo a ironia, a polemica, e quel lirismo a motivo decorativo, è anche vero che la sincerità fondamentale dello scrittore riesce a farsi strada attraverso la stilizzazione e la maniera.

Altre opere: L'evoluzione di G. Carducci (Milano 1894); Dizionario moderno. Supplemento ai dizionari italiani (ivi 1905; 6ª ed., 1931); Il 1859. Da Plombières a Villafranca (ivi 1909); M. Maria Boiardo (Messina 1918); La vera istoria dei tre colori (Milano 1924); Le opere e i giorni di Esiodo, versione in prosa, con note (ivi 1928); La penultima moda (Roma 1930); Il Conte di Cavour (Milano 1931); La bella storia di "Orlando innamorato" e poi "furioso" (ivi 1933); Legione decima (ivi 1934); e numerosi libri scolastici (antologie, trattatelli di grammatica e di retorica, ecc.).

Bibl.: E. Cecchi, Studi critici, Ancona 1912; G. A. Borgese, La vita e il libro, 2ª ed., Bologna 1928, s. 3ª, pp. 123-28; R. Serra, Scritti critici, II-III, Roma 1920, pp. 97-150; id., Le lettere, rist., ivi 1920, pp. 124-27; P. Pancrazi, Ragguagli di Parnaso, Firenze [1920], pp. 9-17; id., Scrittori it. del Novecento, Bari 1934, pp. 21-27; G. Prezzolini, Amici, Firenze [1922], pp. 73-96; L. Russo, I narratori, Roma 1923, pp. 178-81; A. Tilgher, Voci del tempo, 2ª ed., ivi 1923, pp. 81-91; F. Flora, Dal romanticismo al futurismo, nuova ed., Milano [1925], pp. 243-60; B. Crémieux, Panorama de la litt. it. contemp., Parigi [1928], pp. 168-77; G. Mormino, A. P., Milano 1930; A. Gargiulo, in L'Italia lett., 22 e 29 giugno 1930; G. Papini, Ritratti it., Firenze [1932], pp. 259-71; A. Baldini, Amici allo spiedo, ivi [1932], pp. 135-60; A. Bocelli, in L'Italia lett., 16 ottobre 1932, e in Nuova Antologia, 1° aprile 1934; B. Croce, in La critica, XXXIII (1935), p. 9 segg.

Vedi anche
Umberto Fràcchia Fràcchia, Umberto. - Scrittore italiano (Lucca 1889 - Roma 1930). Giovanissimo fu, con A. Onofri, tra i fondatori, in Roma, della rivista Lirica (1912-13). Dopo la guerra del 1915-18, alla quale partecipò come ufficiale, fu critico letterario dell'Idea nazionale e teatrale del Secolo. Nel 1925 fondò ... Severino Ferrari Letterato italiano (Alberino, Molinella, 1856 - Collegigliato, Pistoia, 1905); discepolo prediletto del Carducci, lo coadiuvò nell'insegnamento universitario e negli studî (edizione critica e commento alle Rime del Petrarca). La sua lirica (Bordatini, 1885; Secondo libro dei Bordatini, 1886 e Nuovi versi, ... Emilio Trèves Trèves, Emilio. - Scrittore ed editore (Trieste 1834 - Milano 1916), creatore dell'omonima casa editrice (1861) in Milano, per la quale si valse della collaborazione del fratello Giuseppe (Trieste 1838 - Milano 1904), che gli si associò dal 1870. Editore di G. Verga, G. D'Annunzio, G. Deledda, L. Pirandello, ... Alberto Bergamini Giornalista e uomo politico italiano (San Giovanni in Persiceto 1871 - Roma 1962). Liberale di destra, diresse il Giornale d'Italia dal 1901 al 1923, quando, avverso al regime fascista, si ritirò dal giornalismo. Caduto quello, riprese il suo posto durante il governo Badoglio. Nel 1944 fondò la concentrazione ...
Altri risultati per PANZINI, Alfredo
  • PANZINI, Alfredo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 81 (2014)
    Eleonora Cardinale – Nacque a Senigallia il 31 dicembre 1863 da Emilio, medico condotto a Rimini, e da Filomena Santini. Ebbe un fratello, Ugo, mentre una sorella, Matilde, morì subito dopo la nascita. Trascorse l’infanzia a Rimini, per poi trasferirsi per gli studi a Venezia, avendo ottenuto un posto ...
  • Panzini, Alfredo
    Enciclopedia on line
    Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra antico e moderno; tra mondo ideale, tutto virtù e saggezza e mondo reale, attuale, meccanico e piccoloborghese ...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali