Uomo politico spagnolo (n. Solares, Cantabria, 1951). Dopo gli studi in Chimica si è dedicato all’insegnamento universitario per diversi anni. Entrato nel PSOE (Partido socialista obrero español) nel 1974, negli anni è stato ministro di Educazione e scienza (1992-93) e della Presidenza (1993-96); nel 1997 è entrato nell’esecutivo del partito. Sotto il governo di J.L. Rodríguez Zapatero, P. è stato ministro dell’Interno nonché vicepresidente e portavoce di governo (in sostituzione di M.T. Fernández de la Vega), mantenendo le cariche sino al luglio del 2011, quando si è dimesso per concentrarsi sulla candidatura alle elezioni politiche tenutesi anticipatamente nel novembre del 2011 a seguito delle dimissioni del premier in carica. Erede diretto di Zapatero, alle consultazioni ha riportato una netta sconfitta nel confronto con il candidato del Partito popolare M. Rajoy, riscuotendo solo il 28,7% delle preferenze, peggior risultato elettorale della sinistra spagnola dalla fine del franchismo. Nel febbraio 2012, sconfiggendo di misura (22 voti) C. Chacón - la candidata che avrebbe garantito la continuità dello zapaterismo -, R. è stato nominato segretario generale del PSOE; nel suo programma politico ha riaffermato la centralità della componente operaia del Paese e la volontà di rifondare una militanza di base attraverso le sezioni locali di partito. Il PSOE ha in seguito attraversato una difficile fase di transizione che ha portato P. Pérez-Sánchez Castejón a subentrare a R. nella carica di segretario nel luglio 2014, dopo la disfatta del partito alle elezioni europee del maggio precedente.