Teologo, grammatico e scrittore inglese (995 circa - 1020 circa), confuso spesso con omonimi; discepolo di Ethelwold, fu probabilmente monaco ad Abingdon e abate di Cerne, certo di Eynsham (presso Oxford). È considerato il maggiore prosatore anglosassone; piegò infatti questa lingua a trattare argomenti teologici, ma in tono atto alla divulgazione della dottrina e morale cristiana: così nelle Homeliae catholicae (con prefazioni latine) compilate per lo più su quelle di s. Gregorio Magno e in cui gli anglicani del sec. 16º credettero, antistoricamente, di trovare antecedenti alle loro dottrine, come nelle Passiones sanctorum in ritmi allitterativi, nel De Vetere et Novo Testamento, ispirato dal De doctrina christiana di s. Agostino, nella Parafrasi dell'Eptateuco (non tutta sua) e in altri scritti.