Al fine di differenziare l’economia del paese e renderla meno dipendente dal settore degli idrocarburi, oltre che per cercare di arginare la disoccupazione, nel 2005 il governo algerino ha lanciato un piano quinquennale di investimento di supporto alla crescita del paese. Inizialmente il preventivo di spesa consisteva in 60 miliardi di dollari, destinati allo sviluppo delle infrastrutture e al sostegno delle piccole e medie imprese. Con la successiva aggiunta di altri due programmi (uno destinato al sud del paese e l’altro alla regione degli altipiani) il valore dell’investimento è lievitato fino a 160 miliardi di dollari. Uno dei maggiori progetti consiste nella costruzione dell’autostrada lungo l’asse estovest, che da sola assorbe 11,5 miliardi di dollari. Una manovra di tale portata è stata resa praticabile dalla congiuntura favorevole del prezzo degli idrocarburi che, a partire dal 2003, hanno generato un surplus costante. Ciononostante il governo non è riuscito a mantenere in toto l’impegno di spesa e parte del budget è stata ricollocata nel nuovo e ancora più ambizioso piano quinquennale avviato nel 2010. Quest’ultimo prevede un investimento di 280 miliardi di dollari e, qualora attuato, potrebbe avere una forte influenza sulla struttura economica del paese nel breve-medio periodo.