Le relazioni bilaterali tra la Francia e l’Algeria sono segnate dalla lunga dominazione coloniale di Parigi, conclusasi con la Guerra d’Algeria. Durata dal 1954 al 1962, la guerra rappresentò un vero trauma per la Francia, che perse quasi 25.000 soldati.
L’Algeria risente ancora oggi dell’eredità lasciata dal dominio francese e ciò è riscontrabile tanto in termini culturali, quanto di rapporti economici bilaterali. Il legame franco-algerino è inoltre reso più profondo dalla presenza di un’ampia comunità di immigrati algerini in Francia. Il tema dell’immigrazione è, ancora oggi, uno dei più dibattuti, dal momento che la comunità algerina (e maghrebina in senso più ampio) residente in Francia lamenta condizioni sfavorevoli e di discriminazione. Ciò ha generato ripetuti momenti di tensione, come testimoniato dalle rivolte del 2005 nei sobborghi delle maggiori città francesi, le cosiddette ‘banli’. D’altro canto, l’Algeria stessa non ha sempre dato priorità alla tutela dei diritti dei propri emigrati nelle relazioni con la Francia, preferendo preservare la natura cordiale delle relazioni bilaterali con Parigi. Proprio queste ultime risultano ancora oggi fondamentali per la politica estera algerina e per il mantenimento di un ruolo importante nelle politiche mediterranee. La Francia importa da Algeri quasi 8 miliardi di metri cubi di gas naturale l’anno e, allo stesso tempo, rappresenta il primo esportatore verso l’Algeria, con il 20% del totale delle importazioni algerine. La presidenza Sarkozy sembra aver dato nuovo impulso alle relazioni bilaterali, anche per portare avanti progetti di cooperazione nell’antiterrorismo, in nome del comune interesse ad estirpare la presenza in Algeria del gruppo terroristico al-Qaida nel Maghreb islamico (AQIM), che rappresenta una minaccia per entrambi i paesi. Nonostante non siano del tutto sopite le polemiche e le accuse algerine circa il ruolo della Francia durante gli anni della colonizzazione e della guerra d’indipendenza, il mantenimento di rapporti di collaborazione con Parigi resta una delle direttrici fondamentali della politica estera di Algeri.