Comune della prov. di Sassari (di 224,4 km2 con 40.563 ab. nel 2007), situato a 7 m s.l.m. su un breve promontorio che domina un’ampia rada. I dintorni producono olio e vini (torbato, malvasia, almadras); vi è largamente esercitata la pesca (spigole, sogliole, aragoste). Notevole importanza hanno assunto anche l’orticoltura e la floricoltura. L’industria è presente, oltre che nella trasformazione dei prodotti agricoli, nei settori meccanico, del legno e dei materiali da costruzione. Lavorazione del corallo. Vivaci le attività turistiche, anche grazie ai collegamenti aerei (aeroporto di Fertilia).
D’incerta origine, è ricordata ai primi del 12° sec. come colonia genovese, in possesso dei Doria, che la mantennero fino al 1353, quando se ne impadronirono gli Aragonesi. L’anno successivo gli abitanti sardi e genovesi, ribellatisi, furono costretti a esulare e vennero sostituiti da popolazioni catalane. A. divenne da allora uno dei massimi capisaldi della dominazione aragonese e poi spagnola dell’isola, seguendone le vicende: quello di A. è ancora, unico in Italia, un dialetto prevalentemente catalano.