algoritmocrazia
s. f. Il potere degli algoritmi.
• Le nostre azioni quotidiane sono sempre più guidate da formule matematiche e ormai l’algoritmo non è più un concetto astruso confinato nei manuali, ma la scusa pronta per spiegare ogni fallimento (o successo). Anche se resta sempre un concetto astruso. [...] «Senza gli algoritmi non funzionerebbe l’aeroplano e neppure il ferro da stiro ‒ aggiunge [Roberto] Cingolani ‒. Oppure la sonda spaziale che ha raggiunto Plutone, grazie a elaborazioni di grande complessità». Non sempre però si ottiene il risultato previsto e sperato, e allora si mette in discussione tutto il sistema. Ed è stato coniato il termine di «algoritmocrazia» per denunciare che tra internet, smartphone e social network abbiamo una tale quantità di «suggerimenti» che si è persa la libertà di scegliere da soli. (Riccardo Bruno, Corriere della sera, 7 settembre 2015, p. 25, Cronache).
- Composto dal confisso -crazia aggiunto al s. m. algoritmo.