ALIANTE (XXXV, p. 556)
Negli ultimi anni, e soprattutto in impieghi bellici, si è notevolmente diffuso un nuovo tipo di aliante, quello da carico (al quale oggi è quasi esclusivamente riservata la denominazione di "aliante"), destinato ad eseguire il volo trainato, a rimorchio di un normale aeroplano (rimorchiatore o trainante) ed il volo librato nella fase di atterraggio.
Il cavo flessibile di rimorchio può essere sostituito da un collegamento rigido snodato agli attacchi e deve poter essere sganciato dall'aliante a volontà del suo pilota e quindi recuperato a bordo dell'aeroplano rimorchiatore.
Non avendo necessità di dover eseguire il volo veleggiato, l'aliante da carico non presenta le caratteristiche architettoniche del veleggiatore ma quelle di un comune aeroplano, privo, come s'è detto, di ogni sistema di propulsione e degli accessorî relativi.
Leggi del moto dell'aliante trainato (v. aerotecnica, I, p. 654).- Decollo. - È desiderabile in pratica che il carico alare dell'aliante sia uguale a quello del trainante, in modo da ottenere che entrambi decollino alla stessa velocità. Quando ciò non fosse, i piloti dovranno intervenire a modificare l'assetto di ambedue i velivoli in modo da ottenere il contemporaneo decollo, al fine di evitare azioni baricentriche (quando l'attacco sul trainante si sia potuto realizzare baricentrico) o fastidiosi e pericolosi momenti baricentrici, specie in aria agitata, se l'attacco non potesse essere realizzato siffattamente. Il percorso del decollo s può valutarsi approssimativamente con la formula:
nella quale so è lo spazio necessario al decollo del trainante isolato e Qa e Q sono i pesi totali dell'aliante e del trainante.
Salita. - Nella ipotesi semplificativa ed approssimata di azioni aerodinamiche e di reazione del collegamento baricentriche (fig.1), si possono scrivere le due formule del moto di regime rettilineo ed uniforme con rampa β e trazione T del tramante:
relative la prima alla proiezione delle forze sulla tangente e la seconda a quella sulla normale al moto, con le notazioni della figura avendo segnato, come in aerotecnica, con P e Pa la portanza e con R ed Ra la resistenza del trainante e dell'aliante, rispettivamente.
Volo rimorchiato. - Se il moto fosse rettilineo uniforme ed orizzontale essendo β − 0 sarà, molto semplicemente:
nelle quali normalmente sarà P =⃓ Q e Pa =⃓ Qa
Nel volo orizzontale (fig. 2) il dislivello sarà ancora:
cioè:
nella quale figurano solo quantità relative all'aliante. se ne deduce che nel caso che sia Pa − Qa = 0, il dislivello è z = 0: se Pa > Qa, il dislivello a positivo (aliante più alto); se Pa 〈 Qa, il dislivello è negativo (aliante più basso); ciò dipende dal variare, in funzione della velocità e dell'assetto, della quantità Pa ed il pilota dell'aliante deve fare attenzione ad essa per evitare sorprese.
Atterraggio. - Lo svincolo dell'aliante dal rimorchiatore, eseguito dal pilota dell'aliante, può essere fatto in quota o a poca distanza dal suolo. Ciò è consigliato volta per volta dalla necessità di impiego (p. es., se il trasportatore non deve atterrare su quel campo ma deve svolgere altra missione), entro i vincoli delle caratteristiche dell'aliante. Se quest'ultimo è a basso carico alare, può atterrare anche su terreni accidentati fuori dell'aeroporto e lo sgancio può avvenire ad una quota tale che consenta all'aliante di raggiungere in volo planato la meta. Se l'aliante è a forte carico alare e deve atterrare in aeroporto o in zone prestabilite, sarà opportuno condurlo a rimorchio fin quasi al momento dell'atterraggio.
L'impiego di eventuali freni e di ipersostentatori semplifica o migliora quest'ultima manovra.
Grande impiego hanno avuto gli alianti durante la seconda Guerra mondiale, specialmente per il vantaggio da essi presentato di giungere silenziosameme a destinazione, una volta sganciati, ad alta quota, dal rimorchiatore, accrescendo il fattore sorpresa negli sbarchi di reparti aviotrasportati. Sono stati realizzati alianti molto grandi, pesanti e negli S.U. furono addirittura impiegati come alianti degli apparecchi Dakota, ai quali erano stati tolti i gruppi motopropulsorî e gli accessorî relativi. Recentemente si sono utilizzati, con ottimo effetto, alianti da trasporto in servizî aerei civili, a rimorchio di altri velivoli da trasporto.
Un altro esperimento compiuto felicemente negli Stati Uniti fu quello di far trainare un grosso aliante da due velivoli rimorchiatori accoppiati, per facilitare il decollo ed il raggiungimento della quota di volo di crociera. Una volta raggiunta tale quota, il rimorchiatore di testa abbandona la formazione e l'altro rimorchiatore e l'aliante continuano il viaggio.
Il traino di più alianti effettuato contemporaneamente da un unico rimorchiatore sembra promettere brillanti risultati nella economia dei trasporti aerei; esso permette, tra l'altro, di sganciare gli alianti nelle stazioni intermedie, senza alcuna perdita di tempo per il treno aereo.
Bibl.: P. Teofilato, Il treno aereo, in Notiziario tecnico di aeronautica, dicembre 1929; G. Santangelo, Sul rimorchio degli alianti, in Rivista Aeronautica, settembre 1946.