ALIBERT, Jean Louis, barone
Nato a Villefranche-de-l'Aveyron nel 1766, fu il più illustre dei dermatologi del principio del secolo scorso. Già la sua tesi di laurea, contenente un'ampia dissertazione sulle febbri perniciose (1799), ebbe un grandissimo successo, fu tradotta in varie lingue e ristampata più volte. Nel 1803 l'A. divenne medico dell'ospedale di S. Luigi, e cominciò a dedicarsi allo studio delle malattie della pelle. Scrisse però anche di varî altri argomenti medici, e pubblicò nel 1806 due interessanti biografie dello Spallanzani e del Galvani, nelle quali rivelò la sua vasta cultura medica. Nel medesimo anno cominciò a pubblicare il suo celebre testo delle malattie della pelle, Description des maladies de la peau... (Parigi 1806-1827), che ebbe poi una seconda edizione nel 1833 e fu tradotto in più lingue e compendiato dallo stesso autore (Parigi 1810-1828). Esso è prezioso non solo per le osservazioni cliniche, ma anche per la bellezza delle incisioni in rame a colori, che segnarono un'èra nuova nella storia dell'iconografia medica. Egli tentò per primo una classificazione di tutte le malattie della pelle; alcune di esse furono da lui per la prima volta descritte: la sclerodermia porta ancora il nome di malattia d'A., e la micosi fungoide quello di dermatosi d'Alibert. Il quale viene generalmente considerato come il fondatore della moderna dermatologia. Nel 1818 divenne medico del re Luigi XVIII, nel 1821 professore di terapia alla facoltà di medicina. Morì nel 1837.