Munro, Alice
Munro, Alice. ‒ Pseud. di Alice Laidlaw, scrittrice canadese di lingua inglese (n. Wingham 1931). Ha prodotto numerose raccolte di racconti e ha ricevuto, nella sua lunga carriera, molti premi letterari, tra cui il National book critics circle award (1998). Fin dalla raccolta d’esordio, Dance of the happy shades (1968; trad. it. 1994), si è fatta subito notare per la naturalezza dello stile e l’abilità nel costruire storie apparentemente ordinarie di donne adolescenti e mature, svelate da un acuto sguardo capace di metterne in luce lati oscuri e risvolti psicologici. Tranne Lives of girls and women (1971), il suo unico libro in forma di romanzo, ha sempre scritto racconti brevi, spesso ambientati in Ontario e focalizzati sui conflitti passionali della quotidianità. Tra le opere successive si ricordano: Open secrets (1994; trad. it. 2000); The love of a good woman (1998; trad. it. Il sogno di mia madre, 2001). Con Hateship, friendship, courtship, loveship, marriage (2001; trad. it. Nemico, amico, amante..., 2003) e Runaway (2004; trad. it. In fuga, 2004) M. narra una manciata di esistenze femminili, mettendo in evidenza particolari apparentemente secondari e innocui che si rivelano in realtà non solo imprevedibili e inquietanti ma anche in grado di modificare il corso delle cose. Con stile lucido, elegante e non privo di ironia, l’autrice riesce a far risuonare i silenzi che affastellano il quotidiano di ognuno. Successivo èThe view from Castle Rock (2006; trad.it. 2007), volume di racconti che si divide in due parti: nella prima M. ricostruisce le vicende dei suoi antenati scozzesi, i Laidlaw; nella seconda si racconta in prima persona riferendo sei momenti particolari della sua vita, dall’infanzia alla maturità. Nella raccolta Too much happiness (2009; trad. it. 2011) riunisce storie centrate su intrecci familiari, su quei legami indissolubili per definizione, che finiscono tuttavia con il dissolversi.