RAMSAY, Allan
Pittore, figlio maggiore del poeta Allan Ramsay, nato a Edimburgo nel 1713, morto a Dover nell'agosto 1784. A circa 20 anni si recò a Londra, dove studiò all'accademia di St Martin's Lane sotto Hans Huyssing. Dopo due anni di soggiorno a Londra tornò a Edimburgo e si recò poi a Roma, dove lavorò sotto l'Imperiali e il Solimena. Tornato in Inghilterra, si stabilì a Londra nel 1738. Incoraggiato da R. Mead e dalla colonia scozzese in Londra, raggiunse presto la popolarità. Nel 1767 divenne pittore ritrattista del re e fu interamente assorbito nell'esecuzione, per commissione, di ritratti della famiglia reale. Il R. fu ritrattista abile, se anche raramente ispirato, ma la sua opera fu oscurata da quelle dei suoi brillanti contemporanei Reynolds e Gainsborough. Molti ritratti eseguiti dal R. si trovano nella National Gallery di Scozia e nella National Portrait Gallery di Londra. Ebbe la fortuna di avere due buoni incisori: Faber e McArdell, che riprodussero molti dei suoi ritratti.
Bibl.: Dict. of national Biography, XLVII, Londra 1896; W. T. Whitley, Artists and their friends in England 1700-1799, ivi 1928, I, p. 56 segg.; Kenneth Sanderson, in The Print Collector's Quarterly, XVIII (1931), pp. 105-28; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII, Lipsia 1933 (con bibl.).