anglo-giapponese, alleanza
Trattato fra la Gran Bretagna e il Giappone firmato per la prima volta il 27 febbr. 1902. Rinnovato il 12 ag. 1905 e nuovamente il 13 luglio 1911, fu lasciato cadere alla scadenza decennale del 1921 e definitivamente cessato nel luglio 1923. Esso rappresentò una pietra miliare nell’evoluzione della politica estera del Giappone ed ebbe grande significato nell’evoluzione di quella britannica. Il primo trattato, della durata di cinque anni, aveva valore nell’area dell’Estremo Oriente e conteneva una clausola sul rispetto della «Porta aperta» in Cina. Stabiliva che, se uno dei due contraenti fosse stato attaccato da una terza potenza, l’altro sarebbe stato tenuto alla neutralità. Se l’aggressore fosse stato affiancato da un terzo Paese, allora l’altro sarebbe dovuto venire in suo aiuto. Al Giappone ciò portò un punto di appoggio nella disputa con la Russia, relativa alla Manciuria e alla Corea, sviluppatasi dopo la crisi dei Boxers in Cina. Per entrambi i firmatari il trattato pose termine all’isolamento diplomatico in cui si trovavano, alleggerendo la difesa imperiale inglese nel quadro della guerra anglo-boera e della competizione con l’alleanza franco-russa e la Germania. La seconda alleanza a.-g. nel 1905 fu firmata prima della fine della guerra russo-giapponese, predisponendo una garanzia in caso di ritorno offensivo della Russia e includendo una clausola per l’eventualità che la conferenza di pace fallisse. Il trattato riconosceva gli interessi predominanti del Giappone in Corea e li estendeva alle frontiere dell’India. L’art. 3 stabiliva semplicemente che, se uno dei contraenti fosse stato attaccato da una terza potenza, l’altro sarebbe corso in aiuto dell’alleato. L’importanza di questo rinnovo consistette per il Giappone nell’aprire la strada ai successivi trattati del 1907 con la Francia e con la Russia, con i quali esso si inserì nella rete delle alleanze europee. Il secondo rinnovo nel 1911 cancellò le clausole relative alla Corea e all’India, e stabilì che, se uno dei firmatari fosse stato aggredito da un terzo Paese al quale l’altro fosse stato legato da un trattato generale di arbitrato, allora il casus foederis non sarebbe scattato. Tale modifica riflette la decadenza dell’intesa anglo-giapponese, dovuta tra l’altro ai primi attriti in Cina fra Tokyo e Washington. La fine dell’alleanza dopo la Prima guerra mondiale dipese da vari motivi, fra cui la sua dubbia compatibilità con lo statuto della Società delle Nazioni, la scarsa simpatia di cui godeva fra i dominions del Pacifico e nell’opinione pubblica britannica e la penetrazione nipponica in Cina.