ALLEGRI, Lorenzo, detto il Tedeschino o del Liuto
Compositore e liutista forse di origine tedesca, nato il 1573. Secondo Paumgartner, si trovava a Firenze già nel 1589 come cooperatore negli Intermedi rappresentati alla corte medicea. Alcuni anni più tardi (1602) sposava Felice, figlia di Braccio Malespini. Il 28 apr. 1604 fu assunto come suonatore e maestro di liuto alla corte fiorentina. Altri dati biografici sono finora sconosciuti.
Fra le sue opere rimaste (Tu piangi, aria per una voce e strumenti, inserita negli Scherzi, Arie, Canzonette e Madrigali a una, due e tre voci per sonare, e cantare con ogni sorte di stromenti, Venetia 1614, e Come ch'in biondo, aria per due tenori e basso continuo [1618], ristampata nella Allgemeine musikalische Zeitung, Leipzig 1869, n. 221), di notevole importanza è Il primo libro delle musiche, dedicato al Serenissimo granduca di Toscana ed edito dal Gardano a Venezia nel 1618. Esso è costituito da una Sinfonia a sei parti e da vari pezzi vocali e strumentali, e dalla cantata Spirto del ciel, su poesia di Ferdinando Saracinelli, probabilmente eseguita, secondo il Solerti, nel 1613. Anche gli altri pezzi fecero parte di spettacoli alla corte medicea fra il 1608 e il 1615. Alcuni brani vocali furono composti da J. Peri, come appare dal Diario di C. Tinghi pubblicato dal Solerti. I pezzi identificati sono: La Notte d'Amore (1608), La Serena [o Sirena] (1611), un balletto di O. Rinuccini, e una nuova versione di questo balletto dal titolo Le Ninfe di Senna (1613), Alta Maria (1614), I Campi Elisi (1614) e L'Iride (1615). La sinfonia introduttiva riveste uno speciale interesse storico per la sua costruzione, che sarà tipica poi della Ouverture francese (adagio, allegro, adagio). Così anche l'osservazione posta al principio della raccolta getta qualche luce sulla pratica musicale del tempo; l'A. scrive infatti: "Ho voluto situare le Sinfonie spartite [in partitura] per comodità delli Instrumenti perfetti [cioè polifonici] come Liuto, Organo e in particolare dell'Arpa doppia. Si possono suonare col primo Soprano e con due Soprani; e il Basso continuato in mancanza dell'altre parti: in oltre con Viole e con Istrumenti di fiato col Basso continuato o senza".
Bibl.: A. Solerti, Musica, Ballo e Drammatica alla corte medicea dal 1600 al 1637, Firenze 1905, pp. 65, 81, 87, 106; F. Ghisi, Ballet Entertainmenrs in Pitti Palace, Florence, 1608-1625, in The Musical Quarterly, XXXV, 3 (1949), pp. 428 ss.; C. Sartori, Bibliografia della musica strumentale italiana stampata in Italia fino al 1700, Firenze 1952, pp. 242-244; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, p. 113; B. Paumgartner, voce A. L., in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, I, coll. 330-331; N. Pirrotta, A. L., in Encicl. dello Spettacolo, I, coll. 366-367.