Poeta statunitense (Newark, New Jersey, 1926 - New York 1997). Studiò alla Columbia University, entrando in contatto con J. Kerouac e W. Burroughs; si affermò con la sua prima raccolta di poesie (Howl and other poems, 1956), da cui si usa far iniziare la letteratura della beat generation, polarizzata tra San Francisco e il Greenwich Village di New York. Fedele a un sistematico sperimentalismo nella vita e nell'arte, G. compì numerosi viaggi (Messico, Europa, Amazzonia, Tangeri, Vietnam, India, Giappone, ecc.), dando frequenti letture pubbliche dei suoi versi, e si accostò sempre più alla filosofia buddista. La sua poesia, che voleva essere una rappresentazione obiettiva di sensazioni ed esperienze e una denuncia del fallimento dell'ottimismo americano, portava alle estreme conseguenze lo sperimentalismo formale di W. Whitman. Tra le sue raccolte di versi si ricordano: Empty mirror: early poems (1961); Kaddish and other poems, 1958-1960 (1961); Reality sandwiches: poems 1953-1960 (1963); Planet news: poems 1961-1964 (1968); Some Mantras (1969); The fall of America: poems of these States, 1965-1971 (1972); Iron horse (1974); First blues: rags, ballads and harmonium songs, 1971-1974 (1975); Sad dust glories (1975); Mind breaths: poems 1972-1977 (1978); Plutonian ode and other poems, 1977-1980 (1981); la raccolta complessiva Collected poems: 1947-1980 (1984). Accanto all'interesse per le filosofie orientali, sfociato nella conversione al buddismo, vanno ricordati la sua passione per la fotografia (Snapshot poetics. A photographic memoir of the beat era, 1989; Poem, interview, photographs, 1994) e l'intimo rapporto con la musica, assunta da G. come parte integrante della sua poesia, dal mantra cantilenato nelle letture pubbliche alle registrazioni su disco (The lion for real, 1989; Hydrogen jukebox, con P. Glass, 1993; The ballad of the skeletons, 1996).Tra le raccolte che hanno arricchito la sua produzione poetica si ricordano White shroud: poems 1980-1985 (1986), Cosmopolitan greetings: poems 1986-1992 (1994; trad. it. 1996), nonché il volume antologico Selected poems 1947-1995 (1996; trad. it. Papà respiro addio. Poesie scelte, 1947-1995, 1997). Postumi la raccolta di interviste Spontaneous mind: selected interviews 1958-1996 (a cura D. Carter, con una prefazione di V. Havel, 2001) e il volume che riunisce la corrispondenza tra G. e il padre, Family business: selected letters between father and son (a cura di M. Schumacher, 2001): le lettere ivi raccolte vanno dal 1944 al 1976, anno della morte del padre di G., Louis, anch'egli poeta.