TATE, Allen (pseud. di John Orley)
Poeta e critico americano, nato nella contea di Clark, Kentucky, il 16 novembre 1899. Il T., che studiò alla Vanderbilt University sotto la guida di J. C. Ransom, fece anch'egli parte del gruppo dei "Fugitives" e contribuì al volume l'll take my stand (1930), con cui un gruppo di scrittori del Sud propose il sistema di vita e la tradizione meridionale radicati in una realtà agraria e rurale come alternativa al sistema di vita prevalente negli S. U. A. Direttore dal 1944 al 1947 della Sewanee Review, il T. ha partecipato attivamente alla vita intellettuale americana degli ultimi trent'anni, sia come insegnante presso alcune delle più importanti università, sia come pubblicista, conferenziere e critico.
Convertitosi al cattolicesimo, il T. si riallaccia nei suoi saggi al neotomismo di J. Maritain, ma in esso confluiscono, in maniera determinante, gli echi della poetica di Pound ed Eliot. Tali influssi divengono poi ancora più precisi e precisabili quando dalla critica si passi alla poesia del T., che è certo. come si è osservato, e a dispetto dei titoli del suo primo volume di versi (Mr. Pope and other poems, del 1928), assai più barocca che non augustea. Il T. poeta fa suo l'assunto del critico circa la funzione di conservazione della lingua della poesia, e il suo linguaggio poetico è dunque arricchito da una profonda consapevolezza storica e culturale. Quanto alla sua tematica, essa ripropone una realtà brutale e quasi terrifica, che l'uomo, senza radici, si sente incapace di comprendere se non attraverso un'intuizione ambigua e complessa.
Opere principali: Poesia: Mr. Pope and other poems, New York 1928; The Mediterranean and other poems, ivi 1936; Selected poems, ivi 1937; The winter sea, ivi 1944; Poems: 1920-1927, ivi 1948; Two conetis for the eye to sing: if possible, ivi 1950. Biografie: Stonewall Jackson: The good soldier, New York 1928; Jefferson Davis: his rise and fall, ivi 1930. Romanzo: The fathers, New York 1938. Critica: Reactionary essays on poetry and ideas, New York 1936; Reason in madness, Critical essays, ivi 1941; The forlorn demon. Chicago 1953; The man of letters in the modern world, Selected essays 1928-55, New York 1955.
Bibl.: M. D. Zabel, A critic's poetry, in Poetry, XXXIII (1929), pp. 281-284; D. Schwartz, The poetry of A. T., in Southern Review, V (1940), pp. 419-438; H. Gregory e M. Zatureska, A history of American poetry, 1900-1940, New York 1946, pp. 372-379; R. W. Stallman, The new criticism and southern critics, in A Southern Vanguard, a cura di A. Tate, ivi 1947, pp. 28-51; B. Deutsch, Poetry in our time, ivi 1950, pp. 195-202; E. Vivas, Creation and discovery, ivi 1955, pp. 267-281; A. Lombardo, Realismo e simbolismo, Roma 1957, pp. 68-74 e 127-35.