allergologia
Disciplina che studia i vari problemi dell’allergia. All’inizio del 20° sec., il viennese C. von Piquet introdusse il termine a. per indicare una modifica delle capacità di reagire dell’organismo. Si designò successivamente, con il termine atopia, la sensibilizzazione nei confronti di sostanze comunemente presenti nell’organismo e si identificarono in laboratorio anticorpi reaginici; solo dopo il 1965 se ne definirono le caratteristiche fisico-chimiche e biologiche e si dimostrò l’esistenza di immunoglobuline responsabili delle manifestazioni allergiche nell’uomo: le IgE. Nel 1986 si scoprì l’importanza delle citochine, in particolare dell’interleuchina-4 e dell’interferone gamma, che rispettivamente favoriscono e inibiscono la sintesi delle IgE. La produzione di citochine è stata oggetto di studi recenti, specialmente per la relazione con i linfociti T. Le malattie mediate dalle IgE colpiscono ormai circa un quarto della popolazione del mondo occidentale: l’a., oltre a studiare la fisiopatologia delle malattie allergiche, si occupa di rilevare la diffusione nel tempo e nello spazio dei pollini, di definire gli allergeni professionali attuando nei loro confronti prevenzione e terapia; sceglie test diagnostici riguardanti i più comuni prodotti commerciali potenzialmente allergizzanti e le molecole di recente introduzione nell’industria. L’a. studia anche i mediatori chimici immunologici negli inquinanti biologici.