alleviare
" Rendere leggero ", attestato, in senso figurato, in Cv I IV 13 per che fatto mi sono più vile forse che 'l vero non vuole non solamente a quelli a li quali mia fama era già corsa, ma eziandio a li altri, onde le mie cose santa dubbio meco sono alleviate: alla diminuzione della dignità di D. corrisponde una diminuzione, nel giudizio altrui, del valore della sua opera. Tale l'interpretazione comune; per es. la lectura del Renucci sul Convivio (in Nuove lett. 327-340) sviluppa la tesi che D. abbia scritto l'opera con l'intento " di risollevarsi davanti agli altri, nonché davanti a sé, ricusando di abdicare la sua dignità di uomo di cultura, il suo onore di poeta e la sua volontà di sopravvivere sotto le raffiche di quel vento secco che vapora la dolorosa povertade ".
È variante in Pg XXX 15 la revestita voce alleviando; per la complessa questione v. Petrocchi, Introduzione 218-220, e ad l.
Nella forma intransitiva pronominale, seguito dalla specificazione, vale " alleggerirsi ", in correlazione con ‛ esser grave ': cfr. Pd XVI 36 mia madre, ch'è or santa, / s 'alleviò di me ond'era grave.