ALLIPHAE (῎Αλλιϕαι)
Città del Sannio, situata nella pianura a S del Volturno, non lontano dalle pendici meridionali del massiccio montuoso del Matese.
Conquistata dai Romani una priina volta nel 323 a. C. e definitivamente nel 310 (Liv., viii, 25 e ix, 38), ottenne la civitas sine suffragio nel 272 (Fest., de Coloniis, 262 L) e divenne colonia in età triumvirale o sillana.
Perfettamente inserita nello schema della centuriazione - di 20 actus per lato - la città è a sua volta suddivisa in un reticolato regolare di rettangoli larghi m 50 e di varia lunghezza. Le mura, tutt'intorno, formavano un rettangolo con angoli arrotondati; sui quattro lati sono inserite nelle mura torri alternativamente circolari e rettangolari, piene, alla distanza di m 44,40 circa l'una dall'altra. Ai 4 angoli della cinta si innalzano torri esagonali, anch'esse piene. Al centro dei quattro lati, in relazione con il decumano e il cardine massimi, si aprono, fiancheggiate da due torri rettangolari, le porte. Nei tratti superstiti delle mura si aprono alcune postierle. La tecnica di costruzione, in opus incertum (v. mura; muraria, arte, vol. v, pp. 254; 267) alquanto regolare, ci riporta ad età sillana. Nella parte NO dell'area della città è attestato un ampio criptoportico, orientato da N a S, di forma simile a un rettangolo privo di uno dei lati maggiori. Pilastri rettangolari uniti da archi a pieno centro dividono l'edificio in due navate, con vòlta a botte; i muri e le vòlte sono costruiti in opera cementizia. La costruzione dell'edificio non è di molto posteriore all'erezione delle mura.
Bibl.: M. I. Merolla, Allifae, le mura e il criptoportico, in Arch. Class., XVI, 1964, p. 36 ss., con bibl. precedente.