allocazione
Nel linguaggio comune il termine a. denota la distribuzione di una somma di moneta fra più usi alternativi: per es. a. della spesa di una famiglia fra diverse categorie di beni (alimentazione, abbigliamento, istruzione, vacanze ecc.); a. di un fondo di bilancio dello Stato fra diversi investimenti, per es. nel settore dei trasporti (strade, rete ferroviaria, attrezzature portuali o aeroportuali ecc.).
Il termine a. indica la ripartizione delle risorse a disposizione di un sistema economico fra soggetti diversi – per es. consumatori e imprese – e utilizzazioni diverse – per es. consumi finali o investimenti. Il processo di a. delle risorse è costituito dall’insieme delle attività di produzione e scambio che si svolgono nel sistema economico. In un’economia di puro scambio con L merci e I consumatori, un’a. è rappresentata da un insieme di quantità dei diversi beni xil=(xi1,xi2...,xiL) assegnate a ogni consumatore i=1, 2, ..., I. Sia ωi=(ωi1, ω i2,..., ωiL) la dotazione iniziale non-negativa delle diverse merci del consumatore. Posto che i beni siano tutti desiderabili, un’a. si definisce possibile o realizzabile se, per ogni merce, la somma delle quantità attribuite ai consumatori è uguale alla disponibilità complessiva, ossia se:
Non tutte le a. che soddisfano il criterio della fattibilità sono ugualmente desiderabili per i consumatori. Un’a. è efficiente in senso paretiano (➔ Pareto, ottimo di; contratti, curva dei) se non è possibile migliorare la situazione di un consumatore senza dover contestualmente peggiorare quella di un altro. L’insieme delle a. efficienti costituisce l’insieme di Pareto. In un’economia con due consumatori e due beni, l’insieme delle a. possibili è rappresentabile mediante la scatola di Edgeworth (➔ Edgeworth, scatola di); l’insieme di quelle efficienti è individuato dalla curva dei contratti.
In generale le dotazioni iniziali dei consumatori non soddisfano il criterio dell’efficienza. L’attività di scambio rappresenta lo strumento per migliorare l’efficienza dell’a. iniziale. La teoria economica ha studiato due modelli di scambio: lo scambio competitivo e la contrattazione. Il modello di scambio competitivo si fonda sull’idea che i consumatori, molto numerosi e tutti di entità trascurabile rispetto al mercato, prendono i prezzi come dati e indipendenti dalle proprie decisioni di scambio. Si dimostra che, sotto condizioni non particolarmente restrittive, l’equilibrio competitivo è Pareto efficiente. Il modello della contrattazione, invece, prescinde dall’esistenza dei prezzi, fondandosi sull’idea di F.Y. Edgeworth, che lo scambio si realizzi attraverso trattative dirette fra singoli consumatori o coalizioni di consumatori. Il core di un’economia di scambio è l’insieme delle a. che non possono essere migliorate da alcuna coalizione di consumatori. Si dimostra che il core dell’economia è un sottoinsieme dell’insieme di Pareto; con un continuum di consumatori esso coincide con l’equilibrio competitivo.
La considerazione dell’attività di produzione, oltreché di scambio, conduce a porre l’accento sulla dotazione di fattori produttivi piuttosto che su quella iniziale di beni. L’efficienza dell’a. richiede pertanto, in aggiunta alla buona organizzazione delle attività di scambio, che la distribuzione dei fattori fra le produzioni delle diverse merci e all’interno delle scelte di ogni impresa soddisfi il criterio secondo il quale non si può aumentare la produzione di qualche bene senza ridurre contestualmente quella di qualche altro.
In un’economia di mercato, l’a. delle risorse si realizza in modo decentralizzato attraverso il mercato, che elabora un sistema di prezzi, come guida alle decisioni delle imprese e delle famiglie. In un’economia pianificata, è realizzata per comando dall’autorità centrale di pianificazione. In un’economia mista, quale è tipicamente quella dei Paesi europei, a determinare l’a. delle risorse concorrono sia elementi di mercato sia interventi degli organi di governo dell’economia, quali le pubbliche amministrazioni, le autorità di regolamentazione di specifici settori, la banca centrale, le autorità europee.