ALLUCINAZIONE (lat. alucinor, hallucinor, probabilmente dal gr. ἀλύκη "turbamento mentale": cfr. ἀλύω "sono fuori di me", fr. hallucination; sp. alucinación; ted. Hallucination o Sinnestäuschung; ingl. hallucination)
È la comparsa d'immagini sensoriali dotate di piena evidenza realistica, che vengono inquadrate nella realtà esterna, ma si formano per un processo interno, senza che sia presente o esista l'oggetto o il fatto corrispondente.
Sono dette allucinazioni elementari certe sensazioni che nascono per stimoli incongrui esercitati sugli organi di senso, o sui nervi sensitivi da irritazioni anormali; in tali casi la reazione allucinatoria è fenomeno ben naturale: non la sua presenza, ma la sua mancanza potrebbe costituire un'anomalia; e a rigore non si possono accomunare queste sensazioni anormali, ma legittime, con le vere allucinazioni, immagini complesse, configurate e significative, che sono una costruzione cerebrale plasmata sopra un'idea: visioni d'oggetti, audizione di voci, parole, frasi. Nel sogno tutti gl'individui normali hanno allucinazioni. Molti possono averne anche nel dormiveglia (allucinazioni ipnagogiche). È assai dubbio che se ne possano avere nella veglia. Le allucinazioni in piena veglia sono sovrabbondanti negli stati di confusione mentale per intossicazione e nelle psicosi dissociative (demenza precoce); episodicamente possono presentarsi anche in parecchie altre malattie mentali. Per le cosiddette allucinazioni telepatiche, v. telepatia.