alluminare
Deriva dal francese enluminer e significa " miniare " (" quod aliqui illuminare dicunt, pro eo quod ex minio liber illuminatur ", Salimbene Cronica, ed. Scalia, 262). Il Mattalia preferisce invece spiegare il verbo risalendo ad " ‛ alumen ', allume, ingrediente usato per la preparazione dei colori, al fine di aumentarne la lucentezza ". Unica attestazione in Pg XI 81 quell'arte / ch'alluminar chiamata è in Parisi: dove, per l'apparente gratuità del francesismo (in cui è anche da notare " la concretezza sperimentale di un vocabolo di laboratorio ": I. Bertelli, in Lect. Scaligera II 381) e della perifrasi in cui si colloca, si può pensare, come suggerisce il Porena, o a un'allusione al fatto che Oderisi a Parigi avesse appreso procedimenti della miniatura francese, o a un'evocazione confidenziale che " indifferente o strana per il lettore, poteva per Dante esser piena di poesia del ricordo ".