allungare
Nelle opere certamente dantesche a. è l'unica forma adottata dagli editori contro l'oscillazione dei manoscritti, di D. e di scrittori coevi, con ‛ alongare ' ‛ alungiare ' e simili. Cfr. invece ‛ lungare ' e ‛ lungiare ' accolti nel Detto e nel Fiore.
Ricorre solo nei modi infiniti e nei tempi composti col participio passato; negli altri casi è chiaramente preferito ‛ dilungare ': cfr. Rime CIII 10 si dilunghi da' colpi mortali; Pg V 17 da sé dilunga il segno, ecc. Unica eccezione, forse non casuale, alla norma è in Fiore CXVII 9 l'allunga ciascuno ed incaccia (tutti " allontanano " da sé il povero e lo cacciano via), che inoltre presenta il solo caso nel corpus dantesco di a. con valore attivo.
Nelle altre occorrenze è intransitivo pronominale, quasi sempre col significato allora normale di " allontanarsi ". In Rime XLIX 6 del vostro valore / avanti ch'io mi sia guari allungato, indica la lontananza dalla donna amata, un topos per il quale a. è verbo quasi tecnico (cfr. Giacomo da Lentini Troppo son dimorato 13 " s'io son alungato, / a null'om non af(f)isi "; Guittone " Con più m'allungo, più m'è prossimana / la fazzon dolce... "; Chiaro 0i lasso 5 " ed io ne sono alungato [da amore] ", Di lontana riviera 7 " or che sono alungato, / dimoro sanza core "). Altrove: il maggiore o minore divergere di varie vie dalla meta desiderata ( Cv IV XII 18 quale meno allungandosi e quale meno appressandosi), l'allontanarsi fisico di persone (Pg VII 64 Poco allungati c'eravam di lici) e di una voce di spiriti invisibili (XIII 32 prima che del tutto non si udisse per allungarsi) o il distacco meramente spirituale della natura umana da Dio, in seguito al peccato originale (Pd VII 32 dal suo fattore / s'era allungata). In Pg XV 140 l'allungarsi degli occhi designa il loro " spingersi lontano ", il tendere lo sguardo più avanti possibile.
Con omissione della particella riflessiva, ma con significato diverso (" diventare più lungo "), è presente in If XXV 114 Io vidi intrar le braccia. / e i due piè de la fiera. / tanto allungar, dove è questione se allungar sia da intendersi come infinito, dipendente da vidi, o come perfetto, " si allungarono "; ma solo la prima delle due soluzioni pare ammissibile.
Il corrispondente latino (Mn I XV 1, Ep XIII 75) è l'elongare della tradizione biblica e dottrinale.