alluvioni
alluvióni s. f. pl. – Le a. si verificano quando le acque di un fiume o di un altro corso d’acqua straripano dai normali confini e si riversano nella zona circostante, provocando danni. Tra le cause si annoverano le precipitazioni persistenti e sostenute, l’incuria del territorio e l’eccessiva urbanizzazione. Un cambiamento del clima modifica molti dei fattori che influenzano le a. (tra tutti, il volume delle precipitazioni) e può, di conseguenza, variare le loro caratteristiche. A partire dall’inizio del 21° secolo, le a. hanno fatto registrare un cambiamento di frequenza e intensità. Le recenti stime elaborate dall’Intergovernmental panel on climate change (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), creato dalla World meteorological organization (Organizzazione metereologica mondiale) e dallo United Nations environment programme (Programma dell’ambiente delle Nazioni Unite) sono indubbiamente allarmanti. Dal 2000 al 2010 le a., insieme agli altri eventi idrogeologici, hanno contribuito al 50% dei disastri naturali registrati su scala mondiale. Secondo una stima del 2010, circa 800 milioni di persone vivono in zone soggette ad a. e circa il 10% di queste ogni anno viene esposto ad alluvioni. Oltre ai bilanci in termini di vite umane e di danni, l'impatto sul territorio è assai rilevante, sia per le conseguenze a breve termine (ad esempio l’interruzione delle forniture di cibo e acqua, gli ostacoli allo sviluppo economico ecc.) che a lungo termine (tra tutte, la salute delle popolazioni locali). Negli ultimi anni, tuttavia, anche per effetto dei numerosi disastri naturali provocati dalle a., è maturata una maggiore sensibilità intorno alla questione. L’approfondito studio del fenomeno consente oggi di sviluppare nuovi metodi per ridurre i rischi, ma permette anche di effettuare un monitoraggio continuo al fine di prevedere tali eventi ed informare la popolazione. Un esempio in tal senso è quello del Mozambico, paese colpito da due catastrofiche a. nel 2000 e nel 2007. Tra la prima alluvione del 2000 (costata la vita a 700 persone, cui si deve aggiungere il mezzo milione di coloro che hanno perso la casa) e quella del 2007, le organizzazioni internazionali, il governo nazionale e le comunità locali hanno elaborato alcune strategie per il monitoraggio delle a. e per realizzare rapidi sistemi di allarme. Nonostante le drammatiche conseguenze dell’alluvione del 2007, tali strategie si sono rivelate piuttosto efficaci nel ridurre i danni. Anche l’Italia, paese caratterizzato in molte sue parti da evidenti rischi di dissesto idrogeologico, sta sperimentando eventi naturali drammatici legati alle a. (tra gli altri, Messina 2009, Atrani 2010 e Genova 2011). Tali eventi evidenziano la necessità di adottare nuove misure per una più efficace pianificazione delle aree a rischio (v. governance territoriale-ambientale), superando la sovrapposizione di normative e competenze che, a varie scale geografiche, rende difficile la prevenzione dei drammatici danni ambientali e territoriali prodotti dalle alluvioni.