ALMERÍA (II, p. 576)
Storia. - La conquista genovese (p. 577). - La conquista della città, tolta ai musulmani nel 1147, fu opera specialmente di Genova. Compiuta una spedizione contro Minorca nel 1146, i Genovesi mossero su Almería donde i pirati musulmani molestavano i loro traffici e costrinsero l'emiro a un vistoso pagamento per ottenere un armistizio. Poiché i patti non furono mantenuti, fu posto l'assedio alla città, dovuto sospendere per il sopraggiunto inverno. Formatasi intanto la lega tra Alfonso VII di Castiglia, García di Navarra e Raimondo Berengario conte di Barcellona, Genova vi aderì anche per invito del papa e stipulando per mezzo del cronista e diplomatico Caffaro le convenzioni con Alfonso e con Raimondo per l'occupazione di Almería e di Tortosa. Nell'agosto 1147 una flotta di 63 galee comandata da sei consoli comparve dinnanzi Almería e sbarcati gli uomini cominciò le operazioni prima che arrivasse Alfonso, il quale, sopraggiunto e sospettato di accordi con i Saraceni, dové subire l'iniziativa degli alleati. Questi, movendo all'assalto per mare e per terra, il 17 ottobre presero la città, vi fecero immenso bottino e oltre diecimila prigionieri, e ne diedero il governo feudale a Ottone Bonvillano. Ma dieci anni dopo, la nuova conquista degli Almohadi tolse a Genova il possesso della città, dove non poté neppure più esercitare il commercio. Caffaro ha narrato la spedizione e la conquista di Almería non solo negli Annali ma in una speciale Ystoria captionis Almariae et Tortuosae (in Annali di Caffaro e dei continuatori, I, Roma 1890, nelle Fonti per la storia d'Italia dell'Istituto storico italiano).
Bibl.: Oltre all'introduzione agli Annali cit., v.: L. T. Belgrano, Frammento di un poemetto sincrono su la conquista di Almeria nel 1147, in Atti della Società ligure di storia patria, XIX (fasc. II, 1888), p. 399 segg.; O. Langer, Politische Geschichte Genuas und Pisas im XII. Jahrh., Lipsia 1882; C. Imperiale di S. Angelo, Caffaro e i suoi tempi, Torino 1894; C. Manfroni, Storia della marina italiana, Livorno 1899.