ALBRIZZI, Almorò (Ermolao)
Nato a Venezia da Girolamo il 21 marzo 1695, stampatore ed editore per tradizione familiare, viaggiò in gioventù per l'Europa, spinto da interessi culturali e di commercio librario. Dal centro di Venezia estese l'azienda paterna, con propri negozi e direttori, sino a Lipsia e in Transilvania. Ritornato in patria (1723), dette vita dal 22 luglio 1724, sotto auspici dogali, alla famosa Accademia Albrizziana, che resse tra splendori e declini sino al 9 genn. 1744: questa vantò, tra amici e nemici, tutti i più bei nomi del tempo.
Costretto ad emigrare da Venezia nell'estate del 1744, fece risorgere in Roma, nel 1749, la sua Albrizziana, sia pur meno splendida della precedente, ma con colonie sparse in più luoghi. Morì a Forli il 5apr. 1764, visitandone appunto una.
Congiungendo al naturale ingegno ambizione e spirito di guadagno, incensato da molti, combattuto dagli Zeno, non risparmiato dalle frustate del Baretti, l'A. resta tra i più tipici esemplari della civiltà letteraria del tempo. Non mancano dai suoi torchi alcuni gioielli tipografici per nitidezza ed eleganza, benché tant'altro sia invece mediocrissimo. Più che le molte stampe curate, e spesso da lui stesso redatte, per la sua Accademia (cfr. CinelliCalvoli), interessano i suoi vari tentativi di letteratura periodica. Fra questi si ricordano gli Estratti de' Giornali eruditi d'Europa, Venezia 1723 (?), e i Foglietti letterari... estratti da lettere d'uomini dotti, e primi librari d'Europa:settimanale bollettino libraio (1723-26), il primo; risultato dell'esperienza maturata attraverso i viaggi e i contatti europei, il secondo, espressione della Letteraria Società Albrizziana; mentre la Galleria di Minerva riaperta (1724-25) segna una breve ripresa dell'iniziativa paterna. Polemista efficace e stilista immaginoso, indulse talora a un pesante gusto accademico.
Bibl.: Un principio di monografia è offerto da I. Parenzo, A. A. e la Società letteraria universale Albrizziana...,in Riv. letter. [Udine], VII (1935), n. 5, pp. 20-28. Sul tipografo-editore: G.Cinelli-Calvoli, Biblioteca volante continuata da D. A. Sancassani,I, Venezia 1734, pp. 22-25; G. Fumagalli, Lexicon typographicum Italiae, Florence 1905, p. 502; E. Pastorello, Bibliografia utor. analitica dell'arte della stampa in Venezia, Venezia 1933, nn. 6, 1112-1115; R. Saccardo, La stampa periodica veneziana..., Padova 1942, pp. 23-27, 123-124, 127-128 (per le sue imprese di fogli periodici). Sull'Accademia Albrizziana e sue - fortune: G. A. Moschini, Della letteratura veneziana del sec. XVIII, I, Venezia 1806, pp. 287-288; N. Battagia, Accademie veneziane, Venezia 1826, pp. 76-79; e soprattutto M. Maylender, Storia delle Accademie d'Italia, I, Bologna 1926, pp. 111-125. Altre notizie bio-bibliogr. in O. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,I, 1, Brescia 1753,p. 347.