Scrittrice spagnola (Madrid 1960 - ivi 2021). Dopo il conseguimento della laurea in storia e geografia presso l’Università Complutense di Madrid, ha cominciato a lavorare nel settore redigendo testi su commissione. Il suo esordio letterario risale al 1989, anno della pubblicazione di Edades de Lulú, romanzo trasposto per il cinema dal regista spagnolo Bigas Luna (1990). La sua attività letteraria è proseguita, segnata da un discreto succeso, con Te llamaré vernes (1991; trad. it. 1991), Malena es un nombre de tango (1995; trad. it. 1995), Modelos de mujer (1997; trad. it. 1997), Atlas de geografía umana (1998; trad. it. 2001). Le sue pubblicazioni più recenti sono Aires difíciles (2003; trad. it. 2003), opera più matura la cui articolata struttura narrativa si inserisce nel contesto dell’attuale storia spagnola; Castillos de cartón (2004, trad. it. Troppo amore, 2004); Estaciones de paso (2006, trad. it. Il ragazzo che apriva la fila, 2007); El corazón helado (2008, trad. it. Cuore di ghiaccio, 2008), il suo primo romanzo politico, ambientato in Spagna nei tragici anni della guerra civile, cui hanno fatto seguito Inés y la alegría (2011; trad. it. 2011), primo di una serie di sei romanzi raccolti sotto il titolo di Episodios de una guerra interminable che abbracciano la storia del paese tra il 1936 e il 1975, El lector de Julio Verne (2012; trad. it. 2012), Las tres bodas de Manolita (2014), Los besos en el pan (2015; trad. it. 2016), Los pacientes del doctor García (2017; trad. it. 2018) e La madre de Frankenstein (2020; trad. it. La figlia ideale, 2020).