ALZHEIMER, Alois
Neuro-psichiatra; dopo aver avuto funzioni importanti nelle cliniche del Nissl e del Kräpelin, divenne direttore della clinica neuro-psichiatrica di Breslavia. Ha portato contributi di grande valore all'indagine sulla base anatomica delle malattie nervose e mentali. I suoi studî più notevoli sono quelli sulla patologia della nevroglia, sui prodotti di disfacimento del tessuto nervoso, su di una particolare forma di demenza. Nato nel 1864, morì nel 1915.
Malattia di Alzheimer. - Segnalata dall'Alzheimer nel 1906, fu poi descritta in modo completo, dal punto di vista sia clinico sia anatomico, dal Perusini: donde anche il nome di malattia di Alzheimer-Perusini.
Clinicamente è caratterizzata dall'inizio in un'epoca della vita spesso di molto anteriore all'età senile e dallo sviluppo di spiccati sintomi afasici e asimbolici. Anatomo-patologicamente il reperto principale è costituito dalla grandissima quantità di placche senili (di Redlich-Fischer) e dall'alterazione a grosse jibrille (di Alzheimer). I territorî corticali maggiormente colpiti sono i lobi temporali, parietali e occipitali.
La malattia di Alzheimer-Perusini, dapprima ritenuta come propria dell'età presenile, venne poi considerata, analogamente a quanto fu fatto per i casi di Lissauer, in confronto delle forme comuni di dementia paralytica, come una demenza senile atipica.