FABRIZI, Aloise Cinzio delli
Medico e rimatore veneziano della prima metà del sec. XVI. Scrisse una voluminosa opera in terzine dantesche, zeppa di novelle oscenissime, condite di grossolana satira contro la bestialità umana, specie contro gli ecclesiastici e le donne. È il Libro della origine delli volgari proverbi, che per le clamorose opposizioni che provocò tra il clero, fu causa dell'istituzione in Venezia della censura preventiva sulla stampa.
Il libro discende direttamente dal De proverbiorum origine del Cornazano; giacché anche il poeta veneziano, come già prima l'umanista piacentino, volle spiegare con una o più novelle, in tre canti, la presunta origine d'un proverbio volgare. Circa la metà della materia novellistica proviene da noti autori, quali il Boccaccio, Poggio, Masuccio Salernitano; l'altra metà fu attinta dalla più bassa tradizione popolare. Le terzine del F. sono stentate e faticose, o declamatorie ed enfatiche, in una lingua torbida d'elementi dialettali e d'aspri latinismi. Meno male egli riesce talvolta nel grottesco e nel ritrarre scene e profili caricaturali.
Bibl.: Lemcke, Cintio dei Fabrizi, in Jahrbuch f. rom. und engl. Literatur, n. s., I, p. 298 segg.; G. Rua, Intorno al Libro della origine delli volgari proverbi, di A. C. dei F., in Giorn. stor. d. letter. ital., XVIII, p. 76 segg.