alopecia
Mancanza di capelli, o di altri peli del corpo, che può essere circoscritta o diffusa e può accompagnarsi o no ad atrofia e distruzione del follicolo pilifero. Nell’uomo le a. possono essere congenite o acquisite. Le prime, rare, sono spesso familiari e associate ad anomalie in altri organi. Le acquisite, più frequenti, possono essere dovute a un processo distruttivo del tessuto cutaneo oppure no: in questi casi si parla rispettivamente di a. cicatriziali e di a. non cicatriziali.
Sono dovute ad azioni traumatiche profonde (ferite lacero-contuse), a cause fisiche (scottature profonde, radiodermiti), ad agenti infettivi aggressivi (tigna favosa, siflide, tubercolosi), a malattie autoimmuni (lupus eritematoso, sclerodermia, lichen planus) o a tumori (carcinomi cutanei, melanoma, metastasi cutanee). In tutte queste forme i peli cadono definitivamente per distruzione irreparabile del follicolo pilo-sebaceo.
Possono essere dovute a cause locali meccaniche, fisiche, chimiche o infettive, di grado minore rispetto alle alopecie cicatriziali. Per es., l’a. occipitale del neonato, la tricotillomania e il diradamento da tiraggio dei capelli sono a. da trauma locale e possono regredire completamente. A. o diradamenti dei capelli si osservano dopo il parto, dopo cure dimagranti, in giovani donne con anemia sideropenica, dopo gravi malattie infettive sistemiche (tifo, sifilide), in pazienti con tumore in fase avanzata dopo trattamento chemioterapico. Anche in questi casi l’a. può regredire completamente. Tra le a. acquisite non cicatriziali sono incluse due forme molto comuni, che presentano aspetti eziopatogenetici peculiari: l’a. androgenetica e l’a. areata.
Insorge tipicamente nel maschio dopo la pubertà, anche se si può osservare in donne dopo la menopausa. È dovuta alla ‘miniaturizzazione’ del capello, ossia il capello, soprattutto a livello delle regioni temporali e del vertice, nel suo ciclo continuo di caduta e ricrescita, tende progressivamente a trasformarsi in pelo vello, il quale, essendo più sottile e meno pigmentato, rende la cute obiettivamente glabra. L’a. androgenetica, anche se tende a essere vissuta negativamente dal paziente, è un processo fisiologico, dovuto alla presenza di recettori specifici per gli androgeni.
È detta anche Area Celsi, dal nome del medico della Roma imperiale che l’ha descritta; si presenta a livello del capillizio o della barba con aree tonde di cute pallida senza peli. Può diffondere poi a tutto il capillizio e interessare anche il resto dei distretti con peli terminali, come le sopracciglia, le ascelle e il pube: in questo caso si parla di a. totale o universale. L’a. areata, anche se può essere associata a eventi stressanti, è da molti considerata come una patologia autoimmune.