ALOST (in fiammingo Aalst; A. T., 44)
Città del Belgio, nella Fiandra orientale, ai confini del Brabante. Il suo territorio è bagnato dalla Dendre, affluente dell'Escaut, e produce grano, olio e in ispecie luppolo, di cui sono vaste piantagioni nei dintorni immediati della città e che dà luogo ad un attivo commercio. Nella città vi sono anche alcuni stabilimenti per la tessitura del cotone e delle tele damascate, e fabbriche di sapone, birra, ecc. La sua popolazione era di 28.771 ab. nel 1897, di 31.655 nel 1904, e di 36.000 nel 1920; a metà strada tra Gand e Bruxelles, comunica con queste città e con Malines per ferrovia.
Sembra che Alost sia una città molto antica, dati i ritrovamenti che vi sono stati fatti di monete e altre antichità dell'epoca romana; nel 1046 divenne capitale di una contea, che fu poi riunita alla Francia nel 1173 da Filippo d'Alsazia.
La città ha molti edifici monumentali, massime la Collegiata di San Martino. Essa fu incominciata in stile gotico "fiammeggiante", secondo i grandiosi disegni dati nel 1489 da Herman di Waghemakete, e continuata dal figlio Domenico; ma non fu mai portata a termine; mancano infatti i due terzi della navata, la torre campanaria e la porta. Nell'interno, quadri di grande valore; quali San Rocco che intercede per gli appestati (1624) del Rubens, una Natività di Otto Voenius (sec. XVII) e la Madonna e Santi del De Crayer (sec. XVII); notevoli anche gli Angeli musicanti affrescati nel 1497, e la tomba di Thierry Maertens, primo tipografo belga morto nel 1534, la cui statua (di Geefs, 1856) venne collocata nella Piazza Grande. L'antico municipio, oggi museo, rimonta al sec. XIII; ma fu rimaneggiato nel sec. XV nello stile "fiammeggiante". La torre è stata rifatta nell'800 ma simile all'originale del 1487; la loggia che adorna la facciata è stata aggiunta nel secolo XVI, mentre la sala terreria in due navate è del sec. XIV. Meritano un ricordo anche il Béguinage, fondato verso il 1260 e la cappella di Notre-Dame-aux-Vignes del sec. XVIII.