Aloy
Scultore francese originario di Montbray, nella Manche (Jullian, 1965). Se ne possiedono notizie a partire dal 1340, anno in cui gli venne affidata da Pietro IV d'Aragona l'esecuzione, con Pedro de Guines, della tomba reale nel monastero di Poblet (Catalogna). Tale progetto - seguito nel 1342 da un nuovo incarico da parte del sovrano, relativo alla realizzazione di diciannove ritratti di regnanti aragonesi e conti di Barcellona da collocare nella gran sala del Tinell del palazzo reale della medesima città - doveva tuttavia, nel 1349, subire un notevole ampliamento per l'aggiunta delle statue funerarie di Maria di Navarra ed Eleonora di Portogallo, defunte spose del monarca, nonché di quella destinata a Eleonora di Sicilia, sua terza moglie. L'opera, da eseguirsi per 20.000 soldi barcellonesi insieme a Jaime Cascalls, nuovo collaboratore e probabile allievo del maestro, sarebbe stata però allogata a quest'ultimo solo tre anni più tardi, ovvero all'indomani di un suo documentato soggiorno a Gerona. Nel 1351 A. risulta infatti lavorare per il coro della cattedrale a un grandioso seggio ligneo, molto verosimilmente ordinatogli - per espressa volontà degli eredi o forse per legato testamentario - alla morte del vescovo Arnaldo di Montrodon, la cui arme familiare appare più volte ripetuta sull'insieme. Dal 1354 al 1359 i documenti lo mostrano invece ancora impegnato a decorare in vetro, nonché a condurre a termine, i rilievi funerari di Poblet. La sistemazione dell'opera sopra un grande arco, nell'estate del 1360, avrebbe finito tuttavia con il costituire anche la fine del sodalizio artistico con Jaime Cascalls, cui il maestro, poco tempo dopo, cedeva infatti tutti i suoi diritti sull'opera. Successivamente attivo a Tarragona - dove già da alcuni anni si era stabilito - lo si ritrova eseguire nel 1367 per il convento di Escornalbou (Catalogna) un dossale dedicato a s. Michele, i cui pochi frammenti rimasti già denunciano comunque in larga misura l'intervento della scuola. Al 1368 risale invece quello commissionatogli per la cappella de los Sastres della cattedrale cittadina e dedicato alla Vergine, ultima delle sue opere note.
Bibliografia
s.v. Aloy, in Thieme-Becker, I, 1907, p. 334.
J.F. Raflos, s.v. Eloy, in Diccionario Biográfico de Artistas de Cataluña desde la época romana hasta nuestros días, I, Barcelona 1951, pp. 342-343.
L. Font, Gerona. La Catedral y el Museo Diocesano, Gerona 1952, p. 31, app. p. XVI.
A. Duran Sanpere, J. Ainaud De Lasarte, Escultura gotica (Ars Hispaniae, 8), Madrid 1956, pp. 207-208, 214, 219.
R. Jullian, La sculpture gothique, Paris 1965, p. 179.